Clima tutt’altro che sereno all’interno del consiglio comunale di Sezze, che ieri pomeriggio si è riunito per il question time di giugno. Il primo punto trattato è stato quello relativo alla gestione e alle eventuali nuove installazioni dei parcometri sul territorio comunale, con un’interrogazione firmata dal consigliere Serafino Di Palma alla quale ha risposto il sindaco (in sostituzione all’assessore Zeppieri assente), che ha dettagliatamente spiegato i passaggi amministrativi messi in atto e l’indirizzo politico adottato in giunta per l’affidamento in locazione: “E’ un modo – ha spiegato il primo cittadino – che permetterà all’ente di risparmiare tantissimo. Per rendere funzionale ogni parcometro occorreranno 1.500€ l’anno. Quindi, contestualmente ad un programma di controllo del territorio maggiore, si può pensare ad entrate maggiori per le casse comunali. Le buste della gara verranno aperte il 25 giugno”. Di Palma si è detto parzialmente soddisfatto della risposta, anche se nel suo intervento conclusivo si è notato un certo astio nei confronti dell’assessore Zeppieri. Dopo i parcometri è stata la volta delle cinque interrogazioni di Roberto Reginaldi. Sull’orario di apertura del cimitero comunale il consigliere di Forza Nuova è stato rassicurato dall’assessore Leggeri sull’intenzione dell’ente di far fronte ad un problema di organico che costringe l’unico custode del cimitero a chiudere i cancelli alle 17. Poi il consiglio si è concentrato sulle questioni legate all’ambiente, con la presenza di olio esausto in un canale su via Roana e la presenza di combustibile in una canale in via degli Archi. L’assessore Bernabei ha risposto in maniera estremamente dettagliata sulle due questioni (anticipando anche la definizione dell’accordo, ormai prossimo, con la Guardia Nazionale Ambientale), ripercorrendo tutti i passaggi burocratici che hanno coinvolto i due casi. Incredibile quello relativo al canale in via Roana, con la segnalazione pervenuta il 19 aprile scorso e con l’ordinanza del sindaco firmata il 29 maggio, dopo un’infinità corrispondenza (con inevitabile rimpallo di responsabilità) tra Comune, Provincia, Arpa Lazio, Consorzio di Bonifica e Guardia Forestale dello Stato. Alla fine il sindaco ha ordinato al Consorzio di intervenire ed entro una settimana la situazione dovrebbe trovare finalmente una soluzione. Ovvia e giustificata l’ira di Reginaldi dopo le spiegazioni di Bernabei. Il consigliere di Forza Nuova ha decisamente preso le parti degli agricoltori che utilizzano quell’acqua per innaffiare i loro campi, promettendo che sarà sempre dalla loro parte ed invitandoli a denunciare alla Pubblica Autorità qualora questi interventi di bonifica si trascinassero per le lunghe. Sempre a firma di Roberto Reginaldi l’interrogazione sui lavori per il nuovo depuratore in prossimità del sito archeologico denominato “Riparo Roberto”. A rispondere il sindaco, che con toni durissimi ha criticato chi aveva avanzato sospetti, assicurando che su quella zona non insiste alcun vincolo idrogeologico, ma soltanto vincoli paesaggistici che sono stati rispettati nota per nota.
Simone Di Giulio


