Ed eccoci a Venerdì Santo, la giornata in cui, nella tradizione cristiana, è morto Gesù. Un evento cruciale nel corso dei millenni, raccontato nei particolari nei vangeli, ripreso da film e pure nelle rappresentazioni di vari paesi. Stasera infatti, anche in provincia di Latina, il panorama di opzioni è vario. A Sezze c’è la celeberrima Processione rinomata a livello nazionale tanto da richiamare folle di turisti da tutta Italia. L’interesse è frutto di una tradizione più che cinquantennale, che grazie all’opera dell’avvocato Filiberto Gigli, a partire dal 1933, ha conosciuto anni di splendore indiscussi. Memorabile è rimasta l’edizione del 1950 per il Giubileo, con la sfilata ai Fori Imperiali a Roma, sotto gli occhi del Papa e delle autorità Statali. Allora come oggi, gli attori, provenienti da Sezze e da tutti i centri limitrofi, sfilavano a quadri rievocando non solo la Passione di Cristo, ma tutta l’epopea religiosa del cristianesimo, dai profeti alla resurrezione. Negli ultimi anni, è tornata a sfilare a Roma, poi ha sfilato davanti alle platee di Compostela, di Latina, di San Giovanni Rotondo, la settimana scorsa a Montecassino e ha ricevuto la medaglia d’oro per il valore artistico dal presidente Napolitano. A Maenza il Venerdì Santo è una Rappresentazione di impronta teatrale, con ambientazioni e scenografie fisse come la immaginò l’ideatore Padre Fastella. Lo spettatore si trova davanti alla messa in scena di tutta la passione di Cristo. Ci sono scene recitate con dialoghi tratti dai vangeli, adattati ad un linguaggio popolare, e le ricostruzioni perfette delle ambientazioni e dei costumi (curate dallo stimato professionista di Cinecittà Benito Trinchei) conferiscono alla messa in scena una capacità avvolgente. Più legata alla tradizione medievale la processione religiosa di Priverno con i fedeli a seguire le immagini sacre che sfilano sulle macchine, mentre la peculiarità di Roccagorga è rappresentata dai Focaracci che si innalzano alle varie stazioni della via Crucis dislocate per il paese. Non è sui Lepini, ma è una Processione articolata in quadri anche la rappresentazione di Cisterna, che coinvolge circa 500 persone più migliaia di fedeli al seguito. Sempre nei dintorni, è più simile a quella di Maenza la Rappresentazione di Pulcherini di Minturno. A dire il vero è più antica, è all’edizione numero 47 e grazie ai costumi e le scenografie curate nei minimi particolari richiama le atmosfere del vero Golgota.