Nuovo affondo dei consiglieri regionali del M5S Lazio sulla questione rifiuti: “Nel Lazio si stanno facendo le cose male e senza informare i cittadini, nonostante gli arresti, i sequestri e le indagini. Il Movimento 5 Stelle del Lazio da quando si è insediato si è impegnato attivamente per contribuire al superamento dell’emergenza rifiuti regionali, proponendo due consigli straordinari e portando avanti alcuni atti concreti. Essendo una forza di opposizione abbiamo esercitato il nostro diritto a fare domande, attraverso le interrogazioni ma su troppi punti non abbiamo ottenuto risposta. In quest’anno abbiamo avuto modo di vivere il disagio e la opacità che ammanta l’intero ciclo dei rifiuti regionali, un velo che abbiamo provato a squarciare andando sempre a sbattere contro le resistenze della maggioranza e dei dirigenti regionali. Ad agosto, quando c’era ancora il commissario Sottile, chiedevamo spiegazioni su quali impianti TMB sarebbero stati utilizzati per trattare i rifiuti di Roma e se sarebbero usciti dall’ATO di competenza in barba al principio di prossimità. Ad oggi non abbiamo ricevuto risposta. A gennaio, per poter offrire una proposta per uscire dall’emergenza rifiuti abbiamo inoltrato diverse richieste di documentazione e di informazioni, come la quantità totale di Rifiuti Solidi Urbani prodotti in tutta la Regione e quella trattata in ogni impianto, chiedendo di conoscere la lista degli impianti, la quantità e la destinazione dei rifiuti destinati fuori dal Lazio e gli eventuali accordi che hanno portato al conferimento fuori dal territorio regionale. Abbiamo anche chiesto le variazioni dei codici CER in tutte le fasi del trattamento, ma a questa sapevamo che non avrebbero mai risposto essendo “il trucco” principale per gli intrallazzi di chi ha fondato la propria ricchezza sul perpetuarsi di un errato sistema dei rifiuti. Ovviamente ci siamo dedicati anche a casi come quello di Rocca Ciencia. A gennaio abbiamo depositato un’interrogazione ancora inevasa con la quale chiedevamo di conoscere gli atti autorizzativi per l’impianto di tritovagliatura della società CO.LA.RI., la tipologia dei rifiuti in esso conferiti e la destinazione del materiale in uscita. Inoltre, a seguito di segnalazioni di cittadini e operatori, abbiamo fatto un accesso agli atti per chiedere copia dei verbali di collaudo di tutti gli impianti menzionati dal Piano dei Rifiuti in vigore. Dopo la scadenza dei termini di legge siamo ancora in attesa della documentazione. Nonostante quanto recentemente affermato dal sindaco di Roma Ignazio Marino, durante l’ultimo consiglio regionale straordinario sui rifiuti la maggioranza ha bocciato la nostra risoluzione sull’accertamento e verifica di tutte le autorizzazioni rilasciate ad impianti gestiti da società riconducibili a Cerroni. La Giunta e tutte le istituzioni coinvolte nell’emergenza rifiuti del Lazio dovrebbero aiutarci a fare il nostro lavoro e non trincerarsi dietro ai silenzi ed alle omissioni o peggio, andando da un giornale ad uno studio televisivo a fare proclami e promesse impossibili da mantenere senza compiere, a differenza nostra, alcun atto concreto”.