Durante il processo riguardante gli illeciti della discarica di Malagrotta si è arrivati a parlare, nelle tesi dell’accusa, di ipotesi di omicidio in relazione all‘inquinamento delle falde acquifere. Partendo da questo presupposto, muove la sua teoria Giorgio Libralato, perito tecnico di parte degli abitanti di Borgo Montello nella spinosa e pluriennale vicenda legata a quella discarica. Libralato argomenta: “Considerato che l’inquinamento delle falde, dentro e fuori la discarica di Borgo Montello, è accertato dall’ArpaLazio dal 2005 e poi sempre confermato fino al 2012 (attendiamo altre analisi successive) si può parlare di tentato omicidio? A Malagrotta ci sono 4 morti accertati. Per tutte le persone decedute di cancro (oppure malate di malattie gravi riconducibili ad inquinamento di discarica) di Borgo Montello, con particolare concentrazione in via Monfalcone, forse la scienza e la giustizia non ha (ancora) dimostrato la relazione tra malattia e discarica. Forse perché sono mancate le indagini in questo senso? Per analogia con la Procura di Roma è quindi probabile che anche la Procura di Latina stia indagando per lo stesso reato? Ricordiamo che anche a Latina è in corso un processo per inquinamento delle falde (prossima udienza il 12 febbraio) e che 11 cittadini si sono costituiti parte civile”. Libralato continua con altre annotazioni: “Manca la richiesta di costituzione di parte civile di Regione Lazio e comune di Latina che, forse, almeno per il passato, potrebbero essere co-responsabili (per via delle autorizzazioni, per il mancato controllo, informazione ai cittadini, per la partecipazione societaria in Latina Ambiente e in Ecoambiente). Al di là di quello che è il passato occorre pensare al presente: qual è il rischio per le persone che oggi stanno correndo vivendo nei pressi della discarica? Perché le autorità competenti non informano? Potrebbe essere la mancata informazione un reato? Potrebbe esserlo la conseguente mancata prevenzione? E perché non si interviene sulle colture in atto per alimentazione umana e/o animale? Quali rischi si corrono in proposito? Dove vengono venduti, commercializzati i prodotti? Come vengono informati i consumatori? E sempre per il presente, ma sopratutto per il futuro: la bonifica è un obbligo di legge per i gestori; perché finora non è stata attuata, considerato che le precedenti autorizzazioni la imponevano? Qual è la sanzione in caso di mancato rispetto degli obblighi autorizzativi?”.
Discarica di Malagrotta, al processo si parla di omicidio. Libralato chiede: “A Borgo Montello no?”


