Nel corso dell’approvazione del Bilancio 2013 avvenuta lo scorso novembre è emerso che nel 2014 sarà necessario per mantenere l’equilibrio di Bilancio avviare una profonda revisione della spesa contestualmente a una razionalizzazione dei costi del Comune di Latina. “Da tempo ormai – afferma Giorgio De Marchis, capogruppo del Partito Democratico – pesano molto sul Bilancio comunale le spese per le cattedrali nel deserto realizzate dai governi di centrodestra che si sono succeduti al Comune di Latina dal 1993 ad oggi. In modo particolare la Cittadella Giudiziaria, un’opera la cui prima pietra – sottolinea il consigliere Pd – è stata posata il 19 dicembre 2003 e che oggi, dopo dieci anni, ancora non è ultimata. Nel frattempo sono stati bruciati i sei milioni di Euro destinati all’acquisto dei locali di via Ezio che attualmente ospitano la Procura della Repubblica, oltre ai 10 milioni di euro pagati per il canone d’affitto annuo dal 2003 ad oggi. Parliamo quindi di 16 milioni di euro che potevano essere spesi in questi anni in favore della cittadinanza. Appare chiaro – aggiunge De Marchis – che la Cittadella Giudiziaria rappresenta a questo punto l’obiettivo prioritario per scrollarci di dosso un debito pesante e per recuperare fondi da destinare alla città di Latina. Presenteremo un progetto organico già nei prossimi giorni, un progetto con il quale chiederemo all’amministrazione comunale di avviare tutte le pratiche per reperire i fondi necessari alla conclusione dei lavori della cittadella. Servono 6 milioni di euro che il Comune di Latina dovrà reperire attraverso un accordo con il governo oppure mettendo a disposizione risorse locali. In questa situazione sono convinto che non si possa più perdere altro tempo – conclude De Marchis – e ritengo urgente che nel prossimo Bilancio di previsione venga reso noto un percorso che comporti il reperimento dei fondi necessari mediante una seria politica di alienazione dei beni comunali e soprattutto mediante il taglio delle numerose spese inutili del comune di Latina, a partire dall’abbattimento dei costi relativi all’energia elettrica e alla telefonia. La realizzazione della cittadella comporterebbe da subito lo sblocco di un milione e mezzo di euro all’anno di risorse comunali attualmente destinate al sostegno delle spese di locazione. Pertanto questa è un’operazione non più rinviabile”.


