Ancora soldi. Per rimettere i conti a posto lo stato italiano deve operare una nuova manovra. A spiegare quali saranno le direttrici possibili è Dario Franceschini, ex segretario del PD ed oggi ministro dei rapporti con in parlamento: “Il governo deve optare tra due leggi finanziarie possibili, la prima di «manutenzione» in cui fare le cose necessarie senza particolari sacrifici per coprirle, che possiamo permetterci proprio perché virtuosi, mentre i paesi che hanno sforato il 3% stanno predisponendo manovre dolorosissime imposte dall’Europa. La seconda ipotesi invece è una manovra «di crescita» che nei prossimi tre anni faccia un intervento importante riducendo il peso della tassazione sui lavoratori e sulle imprese. Ma per reperire le risorse necessarie, siano un miliardo o cinque, serviranno tagli di pari misura alla spesa pubblica che, ovviamente non saranno indolori. Cosa inevitabile, dato che abbiamo scelto di fare la prima manovra dopo anni senza alcun prelievo fiscale su cittadini e imprese”.