ROMA – Ingiunzioni di pagamento ad alcuni studenti da parte dell’Agenzia delle Entrate per aver dichiarato in modo errato il proprio reddito al momento della compilazione dei moduli per il calcolo delle tasse universitarie. Raccontata in questo modo sembrerebbe una furbata giustamente punibile. Ma non è così. Le dichiarazioni mendaci, infatti, a volte riguarderebbero piccole discrepanze, anche solo di 50 euro. Ma questo particolare non ha fermato la macchina amministrativa. Ad alcuni di loro, infatti, sono arrivate cartelle esattoriali che li costringerebbero a pagare cifre esorbitanti, dai 2 ai 4mila Euro. “Il calcolo della sanzione – dice la norma -si basa sul calcolo del 50% della seconda rata della fascia massima (34esima fascia corrispondente a un ISEE maggiore di 99.000 euro) più una sovratassa pari al doppio della tassa universitaria totale annua, il tutto da saldare entro 30 giorni dall’arrivo dell’ingiunzione”. La pena in cui incorrono i presunti evasori fiscali è il blocco della carriera universitaria, del recupero dei crediti e dell’esclusione per il futuro da agevolazioni allo studio come borse, riduzioni e calcolo delle tasse in base al reddito. “Questa truffa ai danni di un migliaio di studenti della Sapienza sembra non volersi fermare, come se non bastasse le multe continuano ad arrivare inesorabili. Tutto questo succede – fanno sapere i ragazzi coinvolti nella vicenda – in un’ università martoriata da anni di tagli e riforme, dove viene smantellata ogni parvenza di diritto allo studio e in cui si mettono a valore saperi e persone in nome del profitto. Nel frattempo le risorse a disposizione dell’amministrazione universitaria vengono utilizzate per appalti milionari, stipendi vertiginosi e malagestione dei soliti noti, il tutto camuffato da un bilancio annuale indecifrabile e non trasparente. Non accettiamo che all’interno dei numerosi cda de La Sapienza non si discuta mai dei problemi degli studenti ma si trattino solamente le operazioni di facciata legate al feudo di Frati e ai suoi scagnozzi. Chiediamo che vengano riviste le situazioni individuali di ogni studente , che vengano cancellate le multe erogate fino ad oggi e che vengano restituiti i soldi a chi per minaccia o disperazione è caduto vittima di questa truffa”.