“L’attività economica nell’area dell’euro ha toccato il fondo nella prima metà dell’anno e ci si attende si rafforzerà gradualmente nell’immediato futuro”. Parole di Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, secondo cui i recenti indicatori economici, in gran parte positivi, sostengono le attese di una modesta e graduale ripresa. Intervenendo al Comitato monetario e finanziario dell’Fmi, Draghi ha affermato: “La produzione è attesa in recupero a ritmo lenti, guidata da un graduale miglioramento della domanda domestica e sostenuta dalla politica monetaria accomodante della Bce e da un graduale rafforzamento della domanda esterna. I Paesi europei — ha però ammonito Draghi – non devono vanificare i loro sforzi che durano da anni per tagliare i deficit e procedere nella riduzione del debito senza indugi. Dal canto suo il Presidente del Consiglio Enrico Letta è tornato a rilanciare il tema delle riforme, soprattutto quelle costituzionali: “E’ uno dei tre grandi obiettivi del governo nato a fine aprile con l’idea di concludere le riforme in 18 mesi. Per ora il crono-programma è rispettato, anzi siamo in anticipo e vogliamo continuare a tenere il punto. È ora possibile e necessario affrontare il compito di un sapiente rinnovamento del nostro ordinamento costituzionale, coerente con i suoi valori fondanti”. Letta ha poi concluso il suo intervento parlando di stabilità: “Il nostro paese si salva se avrà istituzioni che funzionano. L’impasse politica che abbiamo subito intorno alle elezioni ha provocato danni, anche economici, al paese. La stabilità è un valore perché crea le condizioni per avere credibilità e fare le riforme strutturali”.