Si torna a discutere di privatizzazione delle società controllate dal Tesoro. Prima il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni non aveva escluso novità, ora dal Presidente del Consiglio Enrico Letta arriva la conferma: a breve il Governo presenterà un piano per le dismissioni, che toccheranno Terna e Fincantieri: “Penso che ora i mercati sono pronti a comprare e noi vendere i beni pubblici. Venderemo – ha precisato il Premier – una parte di Terna, la rete elettrica nazionale. Naturalmente non al 100%. Presenteremo questo piano di privatizzazioni e penso che sarà un passo molto importante”. L’intervento di Letta ha mosso il titolo della società in Borsa: le azioni sono scese vorticosamente, anche perché qualcuno aveva riportato l’intervento di Letta in maniera errate, dicendo che lo Stato avrebbe venduto il 49% di Terna, mentre il realtà ne detiene solo il 30%. E’ stata una nota di Palazzo Chigi a chiarire il malinteso: non il 49%, ma il 4,9%, che permetterebbe di mantenere l’azienda sotto il controllo pubblico. Dal fronte Fincantieri è intervenuto l’amministratore delegato Giuseppe De Bono, che ha affermato: “Sono pronto da sette-otto anni. Non credo che il Governo pensi di venderla, credo che pensi di quotarla tenendo una quota che consenta allo Stato di mantenere il controllo”.