“Vergogna”, “Assassini”. E’ stata accolta in questo modo la delegazione composta dal Premier Enrico Letta, dal Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, dal Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e dal commissario europeo per gli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, dai cittadini di Lampedusa presenti con striscioni e cartelli fuori dall’aeroporto. All’interno dell’hangar che contiene le bare dei migranti deceduti Letta, dopo essersi inginocchiato, ha espresso il suo pensiero, confermando che ci sarà funerale di stato per le vittime. Poi il premier, Barroso, Alfano e Malmstrom sono andati al molo Favaloro, la banchina dove attraccano i barconi dei migranti e dove in questi giorni sono stati deposti i cadaveri ripescati. Intanto prosegue il lavoro dei sommozzatori alla ricerca dei resti. Con le 7 vittime ripescate nelle ultime ore il bilancio è salito a 296 morti, 193 dei quali estratti dallo scafo che giace a circa 50 metri di profondità davanti alla costa dell’isola dei Conigli. Il vicepremier Alfano ha chiesto un piano d’azione europeo per il salvataggio di vite umane e un aumento dei mezzi di fronte alle nostre coste: “Visto che al momento la Spagna gode di un aiuto superiore al nostro. L’eventuale depenalizzazione del reato di clandestinità sarà uno dei tempi da discutere. Ancora non c’è stata discussione”. Da Cracovia sono arrivate anche le parole del Presidente Giorgio Napolitano: “L’Europa si muova. Nel sud del Mediterraneo non sono minacciati solo il godimento dei diritti umani, ma addirittura il diritto alla vita, da guerre conflitti interni e regimi oppressivi, ed è ormai chiaro che c’è una ondata di profughi, per cui quella di Lampedusa è giustamente definita tragedia europea e l’Unione Europea deve operare uno sforzo comune verso queste emergenze”.
Simone Di Giulio