I carabinieri di Aprilia hanno arrestato il presunto autore della gambizzazione realizzata il 9 ottobre scorso ai danni di Vittorio Zappone, un pregiudicato di 49 anni. A finire in manette per quell’episodio, con l’accusa di tentato omicidio, è Giuseppe Costantini, 29 anni, di Aprilia, nipote di Zappone. Gli uomini dell’Arma sono arrivati a lui partendo dai bossoli della pistola calibro 7,65 usata per ferire Zappone (tutt’ora ricoverato presso l’ospedale “Città d’Aprilia” con una frattura pluri-frammentaria del femore sinistro da ferita d’arma da fuoco). Nel corso del sopralluogo successivo alla gambizzazione, i carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia hanno ritrovato 6 bossoli di quel calibro. E subito dopo l’attentato un Carabiniere che si trovava in zona, libero dal servizio, dopo aver udito gli spari notava una persona fuggire – con volto parzialmente travisato da un cappuccio – a bordo di una Opel Corsa, di colore grigio, di cui riusciva a prendere, seppur parzialmente, la targa. Gli immediati sviluppi investigativi permettevano ai militari operanti di acclarare come la suddetta autovettura risultasse essere di proprietà di Carlo Costantini, ma di fatto in uso al figlio Giuseppe, divenuto il sospettato più accreditato anche per la mancanza di una denuncia di furto del predetto veicolo.
Nell’immediatezza dei fatti, la vittima forniva la descrizione del reo, riconoscendolo proprio in Giuseppe Costantini, detto Pino. L’attività investigativa consentiva ai carabinieri di accertare come il sospettato si nascondesse presso parenti residenti nella zona. Pertanto, venivano eseguite una serie di perquisizioni, che permettevano di capirne gli spostamenti, tanto da riuscire a localizzarlo. Il 14 ottobre l”autorità giudiziaria, concordando con le risultanze investigative dell’Arma, emetteva proprio decreto di fermo d’indiziato di delitto a carico di Costantini contestandogli il reato di tentato omicidio, nonché di porto abusivo di arma da sparo.
Ieri, al termine di alcune contestuali perquisizioni domiciliari, ad Aprilia in una via periferica, l’uomo è stato rintracciato mentre tentava la fuga dalla finestra del bagno avvalendosi di una scala appositamente predisposta, e successivamente tratto in arresto. Nel corso di altra perquisizione effettuata presso l’abitazione di residenza di Costantini, i militari dell’Arma hanno altresì accertato come lo stesso avesse nella disponibilità due motocicli Yamaha T-Max, per uno dei quali sono in corso accertamenti finalizzati a documentarne la rispondenza tra la targa ed il telaio, mentre l’altro – restituito al legittimo proprietario – è risultato essere oggetto di furto perpetrato il 19 agosto nel comune di Genazzano (Roma). Costantini è stato condotto presso il carcere di Latina.
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