“Mosche”, il dramma di Jean-Paul Sartre, riprende vita a Terracina in Piazza Municipio, con una produzione originale site-specific di Teatro Mobile, realtà con 25 anni di esperienza nel teatro indipendente.
L’evento – gratuito con prenotazione obbligatoria – è in programma venerdì 12 dicembre 2025 alle ore 16 ed è realizzato in collaborazione con Comune di Terracina, Provincia di Latina e Fondazione Città di Terracina, nell’ambito del progetto “Ascolti e Visioni”. Si tratta di un format originale di Teatro Mobile, già presentato in numerosi luoghi simbolo del patrimonio culturale italiano, e non invasivo, tra rappresentazione teatrale, concerto e performance visiva in movimento.
L’azione di attori e musicisti viene campionata in presa diretta dal fonico e trasmessa nelle cuffie wireless indossate dagli spettatori, che ne diventano fruitori in tempo reale. Nel tempo dell’individualità e della solitudine, nel desiderio-bisogno di percorsi di ascolto indipendenti ed esclusivi, Teatro Mobile ha ideato una formula sperimentale per un fruitore-spettatore visitatore.
L’elaborazione drammaturgica di “Mosche” da Sartre è a cura di Pina Catanzariti. In scena con Roberto Andolfi, Dario Carbone, Annarita Colucci, Claudia Frisone, Raffaele Gangale e con musiche di Lifepods e interventi dal vivo di Mira, per la regia di Marcello Cava.
Scritto da Sartre nel 1942, “Mosche” è il tentativo di attualizzazione del testo tragico dell’Orestea di Eschilo compiuto durante la seconda guerra mondiale dallo scrittore e filosofo francese. Sartre scrisse quella che, di fatto, è stata la sua prima opera teatrale che ha il suo senso proprio nella Parigi occupata dai nazisti del 1945: “Il vero dramma, quello che ho voluto scrivere, è il dramma di un terrorista che, uccidendo per strada dei tedeschi, provoca l’esecuzione di cinquanta ostaggi”. Un’allusione evidente agli orrori dell’estate 1941, e insieme presa di posizione nel dibattito che oppone partigiani e detrattori dei morti innocenti. Ambientando il dramma in una città, Argo, che annualmente si ritrova faccia a faccia coi propri defunti per una macabra cerimonia commemorativa, mentre le mosche assillano e tormentano gli abitanti, Sartre presenta la “malattia del pentimento”, fortemente avvertita da una Francia scossa dai sensi di colpa sotto il regime filotedesco di Vichy.
“Ascolti e Visioni” è un progetto realizzato con il contributo della Regione Lazio – Fondo unico regionale per lo spettacolo dal vivo (L.R. 29 dicembre 2014 n. 15) e prosegue e sviluppa l’esperienza shakespeariana di “Time is out of Joint” (2023) e “Tragedie antiche contro la Guerra” (2024).




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