La gara:
Top Runners Castelli Romani al Genus Solis Invicti di Olevano Romano, in provincia di Roma, ha ospitato domenica 14 dicembre la 10ª edizione della Genus Solis Invicti, gara su strada organizzata dalla società Olibanum Overrunners con il patrocinio del Comune. L’evento, inserito nel programma ufficiale del Natale Olevanese, ha richiamato molti atleti provenienti da tutto il territorio laziale, tra cui una rappresentanza numerosa e compatta dei Top Runners Castelli Romani.
Il borgo di origine romana, situato sul Monte Celeste a 571 metri sul livello del mare, ha fatto da cornice a una competizione tanto affascinante quanto impegnativa. Il percorso si è snodato nel cuore del paese, attraversando il centro storico, la torre medievale dei Colonna nota come Picocco e l’area del santuario della Santissima Annunziata, offrendo un tracciato ricco di suggestioni e variazioni altimetriche.
La gara si è svolta su un circuito cittadino di circa 3,2 chilometri, da ripetere tre volte, con partenza e arrivo in Piazza Karol Wojtyla. I continui cambi di pendenza e i tratti in salita hanno richiesto una gestione attenta dello sforzo, rendendo la competizione selettiva e faticosa fin dalle prime battute.
I risultati:
Tra i Top Runners Castelli Romani, Federico Cellucci, 4° nella categoria SM, ha chiuso la propria prova in 37 minuti e 20 secondi, conducendo una gara regolare e ben gestita. La capacità di mantenere un ritmo costante nei tratti più impegnativi del circuito gli ha consentito di ottenere un risultato solido nella classifica generale. Con lo stesso tempo di 37 minuti e 20 secondi, Marco Quaglia, 3° nella categoria SM45, ha interpretato la gara con intelligenza e continuità, mantenendo un andamento stabile lungo tutti e tre i giri e confermando una buona condizione atletica.
In campo femminile, Emanuela Moauro, 3ᵃ nella categoria SF50, ha concluso la competizione in 49 minuti e 11 secondi, affrontando con determinazione i numerosi saliscendi del tracciato senza accusare cali di rendimento.
Tiziano Caliciotti, 14° nella categoria SM40, ha completato la gara in 51 minuti e 13 secondi, portando a termine una prova di grande impegno, soprattutto nei tratti più selettivi del percorso cittadino. Buona anche la prestazione di Andrea Tommaso Sciuto, 18° nella categoria SM45, che ha chiuso la sua gara in 55 minuti e 58 secondi, mantenendo un passo costante e gestendo con attenzione le energie lungo l’intero sviluppo del circuito.
Esperienza e determinazione hanno caratterizzato la prova di Marcello Angeloni, 3° nella categoria SM75, che ha fatto registrare il tempo di 1 ora 00 minuti e 42 secondi, dimostrando grande capacità di adattamento su un tracciato ricco di variazioni altimetriche.
Con lo stesso tempo di 1 ora 00 minuti e 42 secondi, Antonella Cugini, 1ᵃ nella categoria SF65, ha portato a termine la propria gara con tenacia e regolarità, mantenendo concentrazione e ritmo fino al traguardo.
Piero Marinelli, 8° nella categoria SM65, ha concluso la Genus Solis Invicti in 1 ora 02 minuti e 26 secondi, stringendo i denti soprattutto nell’ultimo giro, dove le pendenze hanno
reso la fatica particolarmente evidente.
A seguire, Daniela Abbadini, 2ᵃ nella categoria SF65, ha fermato il cronometro su 1 ora 05 minuti e 19 secondi, completando una prova generosa e senza cedimenti
nonostante la durezza del tracciato. A chiudere la classifica dei Top Runners Castelli Romani è stata Diana Maggiore, quarta nella categoria SF50, che ha concluso la gara in 1 ora 13 minuti e 01 secondo, portando a termine con determinazione un percorso impegnativo dall’inizio alla fine.
Il commento del presidente:
Al termine della manifestazione, il presidente dei Top Runners Castelli Romani, Moreno Cavola, ha commentato così la partecipazione della squadra:
“Siamo soddisfatti della presenza e dell’impegno dimostrato da tutti i nostri atleti su un percorso tutt’altro che semplice. Gare come la Genus Solis Invicti rappresentano un banco di prova importante e un’occasione di crescita per il gruppo, soprattutto in un contesto organizzativo e ambientale di grande valore come quello di Olevano Romano”.



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