«Una scelta incomprensibile, profondamente sbagliata e che rappresenta un’occasione persa per la città». Così le forze di opposizione in Consiglio comunale commentano la nomina dell’ex sindaco Vincenzo Zaccheo a presidente della Fondazione Latina 2032, l’ente chiamato a coordinare le iniziative per il centenario del capoluogo pontino.
La nomina, arrivata con decreto del ministro della Cultura e ufficializzata oggi nel corso delle celebrazioni per il 93° anniversario dell’inaugurazione di Latina, è stata comunicata ieri sera alle opposizioni dalla sindaca Matilde Celentano e ha suscitato nei gruppi di minoranza sdegno, sconcerto, contrarietà e grande amarezza.
«Questa decisione – dichiarano i consiglieri di Latina Bene Comune, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Per Latina 2032 – non rispetta in alcun modo il percorso di confronto e condivisione trasversale che fino ad oggi era stato portato avanti tra le forze politiche per arrivare alla costituzione della Fondazione. Un metodo che viene completamente cancellato da una scelta calata dall’alto, che mette una vera e propria pietra tombale sul tentativo iniziale di costruire un percorso condiviso».
Secondo le opposizioni, la nomina di Zaccheo tradisce lo spirito stesso della Fondazione, il cui atto istitutivo è stato votato all’unanimità dal Senato e dalla Camera dei Deputati. «Ci saremmo aspettati una figura terza, di alto profilo, capace di rappresentare la cultura, la città e l’intera comunità di Latina. Una personalità in grado di guardare al futuro, non di riportare la città indietro».
La scelta viene definita profondamente divisiva, non solo nel rapporto con le opposizioni ma anche all’interno della stessa area di maggioranza. «Lo dimostra il fatto che nel 2021– sottolineano i consiglieri di minoranza – nonostante il grande vantaggio al primo turno, Zaccheo al ballottaggio ha subito una sonora bocciatura da parte della città, una bocciatura netta e inequivocabile proprio sulla sua persona».
A preoccupare è anche la possibile risonanza nazionale della nomina. «La storia politica di Zaccheo, che affonda le radici nel Movimento Sociale Italiano e attraversa l’intero percorso della destra italiana e locale, rende evidente l’assenza di quella neutralità e autorevolezza che una Fondazione di tale rilevanza avrebbe richiesto, esponendo il centenario della città a una lettura ideologica e divisiva anche fuori dai confini locali».
Le opposizioni ricordano inoltre i trascorsi amministrativi legati al suo mandato da sindaco, «segnato da grandi opere incompiute che ancora oggi Latina paga in termini di debiti e mancate realizzazioni: dall’ex Icos, costata oltre 5 milioni di euro e recentemente demolita, alle Terme, dal cimitero alla piscina comunale fino alla metro, la più grande opera bluff del Comune di Latina, per la quale l’Ente ha rischiato il default. Proprio su quest’ultima vicenda, Zaccheo fu indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato, procedimento conclusosi con la prescrizione del reato, quindi non con un’assoluzione».
«Latina continua a rimanere vittima delle logiche di una destra capace solo di guardare indietro – concludono – e di riproporre modalità politiche che hanno impedito per anni la crescita e lo sviluppo della città. Per il centenario serviva una figura capace di unire, di rappresentare tutta la comunità nel segno della cultura e del futuro. Latina meritava e merita di più».


