Alberto Zecchini continua la sua esposizione diffusa ora alla Fideuram Private Banker di Latina di Via del Lido 4, dal 18 dicembre 2025 al 28 febbraio 2026 nel progetto di MAD a cura di Fabio D’Achille. Il vernissage si svolge in occasione del Brindisi di Natale (non solo della Città di Latina) dei private bankers Angelo Giannetta, Paolo Coggio, Marco Tomassi e Giorgia Modica.
L’autore modenese si è fatto conoscere nel nostro territorio dopo una decina di mostre in città: al Conservatorio Ottorino Respighi, al Circolo Cittadino, al Geena, all’Hotel Europa, al Tribeca Cafè, al Park Hotel, alla Caffetteria Romani, da Oliocentrica e da GiàSai e infine anche al Teatro Gigi Proietti di Priverno. I vernissage hanno spesso visto l’autore presente, pronto a incontrare il pubblico e anche in questa occasione Alberto sarà a Latina qualche giorno per l’evento in Fideuram.
LE PAROLE DI CRISTINA BOSCHINI
«È un artista in evoluzione, Alberto Zecchini, attualmente meno descrittivo e più attento all’aspetto anatomico della figura, che diviene espressione unica, in assenza di volti. L’intento è quello di fornire a chi guarda una dimensione speculare, in cui riconoscere le pieghe del proprio ‘sentire’, in un ascolto interiore permeato dalla musicalità», spiega la curatrice Cristina Boschini.
«Infatti, la musica è alla base di ogni sua creazione, che si riflette in sequenze cromatiche sostenute dall’integrazione di un elemento versatile quanto complesso nell’uso, quale è il colore acrilico. Alle sue coppie di amanti, i soli a sopravvivere all’incomunicabilità, Zecchini dona l’eternità del gesto, della stessa passione che egli vive facendosi tramite tra suono e tela», continua Boschini.
«Nella simbiosi, nella fisicità delle loro figure si percepisce l’eco quasi trascendente di un’umanità nuova e al contempo primitiva, consapevole della propria natura e per questo capace di trasfondere profonde emozioni. La ricerca sulla luce, che in queste opere spesso assume toni non realistici, sottolinea l’inesprimibile dimensione del sentimento, non necessariamente estatico, piuttosto simile, invece, alla consapevolezza della fragilità», conclude, Cristina Boschini.
L’INTERVENTO DI ERMANNO VANNI
«L’arte è espressione diretta dell’anima attraverso le mani, attraverso la facoltà che l’uomo ha di operare sul colore, sulla forma… nella pittura di Alberto non c’è compiacimento, non c’è estetismo fine a sé stesso, c’è piuttosto una spinta verso la sintesi, verso la capacità di trasfigurare l’uomo senza cadere nella gratuita trasformazione dell’uomo in una cosa. In sostanza i personaggi della pittura di Alberto hanno un’anima», interviene il pittore Ermanno Vanni.
BIOGRAFIA DI ALBERTO ZECCHINI
Nasce a Reggio Emilia nel 1974, vive e lavora a Modena. Diplomato in ragioneria, ha frequentato la scuola di fumetto “Nuova Eloisa” a Bologna, di consguenza lo studio del noto pittore modenese Ermanno Vanni, a Maranello. Ha partecipato a mostre e fiere del settore sia in Italia che all’estero, conseguendo ottimi riconoscimenti. I suoi lavori percorrono costantemente un viaggio tra l’interiore e l’esteriore; le sue tele sono animate da personaggi onirici, intrisi di colori dalle tonalità della terra e con una materia viva e pulsante.



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