“Quello che sta accadendo in queste settimane con la nascita della Fondazione Latina 2032 – con la filiera istituzionale finalmente riunita e risorse economiche già stanziate – rappresenta un passaggio storico per Latina. Per la prima volta dopo molti anni, Comune, Regione e Governo stanno lavorando nella stessa direzione, con una rapidità e una determinazione che testimoniano la serietà del progetto e la volontà concreta di far rinascere la città“, dichiara il presidente di Decisamente Latina, Andrea Giuliani.
La costituzione della Fondazione, l’arrivo dei primi finanziamenti e l’avvio degli step tecnici dimostrano che Latina non è più ferma: “Abbiamo davanti un’occasione reale, non l’ennesimo annuncio. Parliamo di un intervento capace di generare sviluppo, creare lavoro per i giovani, riportare qui competenze che negli anni sono andate altrove e valorizzare un patrimonio storico, architettonico e naturalistico che il mondo ci invidia“.
Giuliani richiama anche il clima politico locale, poco in linea con quello che è accaduto a livello nazionale durante l’approvazione della legge: “Dispiace vedere che, mentre in Parlamento tutte le principali forze politiche avevano compreso l’importanza di questo percorso, a livello locale qualcuno a sinistra preferisca arroccarsi su posizioni di chiusura. Latina non ha bisogno di barriere ideologiche, ma di pragmatismo. Serve collaborazione, visione e capacità di lavorare insieme: perché questa è una sfida che riguarda l’intera comunità, non una parte“.
Il presidente insiste sulla necessità di una partecipazione ampia e responsabile: “Rivolgo un appello all’opposizione locale: il progetto non appartiene a una maggioranza o a un colore politico, ma alla città. E la città chiede unità. Abbiamo bisogno dell’apporto di tutti – competenze, idee, energie – ma con uno sguardo rivolto al futuro, non con logiche di contrapposizione che non servono a nessuno. Fare opposizione ottusa oggi significa assumersi la responsabilità di perdere un’occasione che mai più ricapiterà a questa comunità“.
Infine, un richiamo al valore identitario e internazionale che Latina può tornare ad avere: “Guardiamoci intorno: i monumenti, il patrimonio naturalistico, l’impianto urbanistico, i palazzi di fondazione. Latina possiede già tutti gli elementi per tornare ai fasti internazionali delle sue origini, quando veniva osservata e studiata nel mondo come modello urbano e sociale. Oggi abbiamo gli strumenti per farlo di nuovo. Ora serve solo il coraggio – e l’unità – per andare fino in fondo“.
