“Il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034, anche dopo la proposta di modifica della presidente von der Leyen, rischia di infliggere un duro colpo al settore agricolo europeo. Ridurre le risorse della Politica agricola comune significa indebolire l’intero sistema produttivo e aumentare la dipendenza dell’Europa dalle importazioni alimentari. È una scelta miope, che va contro la sicurezza alimentare, la sostenibilità e la competitività del nostro continente”, così in una nota l’europarlamentare di Forza Italia e membro della Commissione Agricoltura, Salvatore De Meo.
“Con il taglio della quota PAC dal 30-35% al 14% del bilancio complessivo, si mette a rischio il reddito degli agricoltori e la sopravvivenza di interi settori strategici. Gli agricoltori europei stanno già affrontando una crisi senza precedenti – continua De Meo – schiacciati da costi di produzione crescenti, concorrenza sleale da Paesi terzi e una burocrazia che continua a rallentare gli investimenti. Serve un’inversione di rotta: la Commissione deve ascoltare le istanze del mondo agricolo e garantire risorse adeguate per la PAC”.
Conclude De Meo: “Difendere la PAC non è difendere un settore di nicchia, ma la capacità dell’Europa di garantire cibo di qualità, lavoro e sviluppo ai propri cittadini. Come Forza Italia e PPE continueremo a batterci in Parlamento per correggere questa impostazione e riportare l’agricoltura al centro delle priorità europee. Senza agricoltura non c’è crescita, né sovranità alimentare né coesione territoriale”.


