“L’accordo raggiunto al Consiglio Ambiente sul taglio delle emissioni del 90% entro il 2040 rappresenta un buon compromesso e riconosce molte delle istanze portate avanti dall’Italia. È un segnale importante che dimostra come la transizione ecologica debba essere accompagnata da strumenti realistici, flessibili e sostenibili per le imprese e per gli Stati membri”, così in una nota l’europarlamentare di Forza Italia Salvatore De Meo.
“Come Forza Italia e PPE abbiamo sempre sostenuto una linea di equilibrio e pragmatismo, che coniughi sostenibilità ambientale e competitività economica – prosegue De Meo –. Il rinvio dell’attuazione dell’Ets, il riconoscimento dei biocarburanti e l’introduzione di una maggiore quota di crediti di carbonio internazionali sono risultati che vanno nella direzione di una maggiore concretezza, ma serve ora che l’Europa continui su questa strada, riducendo la burocrazia e rivedendo regole che, pur condivisibili negli obiettivi, risultano inapplicabili nella realtà quotidiana”.
“In questa stessa esigenza di pragmatismo si inserisce anche l’urgenza di rinviare di un anno l’entrata in vigore del Regolamento sulla deforestazione (EUDR). L’attuale impostazione rischia di colpire ingiustamente settori che rappresentano eccellenze europee e del Made in Italy, come quello conciario, senza peraltro contribuire in modo efficace alla tutela dell’ambiente. Serve un intervento correttivo che consenta di rivalutare l’impatto del regolamento, stralciare i settori che non incidono sulla deforestazione, classificare i paesi in base al rischio e semplificarne gli adempimenti burocratici. Solo così possiamo essere credibili e garantire una transizione sostenibile e competitiva per le nostre imprese”, conclude De Meo.


