Rilevante partecipazione e un forte interesse da parte del pubblico presente a “Restare per progettare”, il talk che nei giorni scorsi ha animato l’Auditorium San Michele Arcangelo affrontando un tema di grande attualità: come il lavoro online possa diventare strumento di libertà, innovazione e radicamento nei luoghi di origine. L’evento è nato dall’intuizione del promotore architetto Giovanni Ferrari, che – insieme all’architetto Ippolita Curto – ha saputo intercettare un bisogno crescente: esplorare nuovi modi di vivere e interpretare la professione senza dover rinunciare alla propria comunità, ai propri legami e alle opportunità offerte dal digitale. Un’intuizione riconosciuta e fortemente apprezzata anche dalle istituzioni locali.
L’apertura dell’evento ha visto infatti i saluti del Sindaco Lidano Lucidi, della Vice Sindaco Michela Cappuccilli e dell’Assessore Lola Fernandez, che hanno espresso pieno sostegno all’iniziativa, sottolineando quanto occasioni come questa rappresentino un tassello fondamentale per lo sviluppo di un ecosistema innovativo, attrattivo e sostenibile per le nuove generazioni. Un format innovativo e ricco di spunti Il talk, moderato dal giornalista Fabio Benvenuti, ha offerto un confronto fresco e dinamico tra professionisti che hanno scelto di reinventare il proprio modo di lavorare. Insieme agli architetti Giovanni Ferrari (Ferrari Architect), Ippolita Curto (Alima Studio Architetto), è intervenuta in collegamento l’arch. Beatrice Di Pasqua (Inside Architettura e Design).
Dalla discussione sono emersi numerosi spunti di grande attualità: la rete come nuovo spazio di prossimità e collaborazione e la meritocrazia digitale come leva di crescita oltre i confini locali, ma anche il ruolo dei Comuni nel creare infrastrutture fisiche e narrative capaci di trattenere talenti e favorire nuove forme di lavoro. Spunti per dimostrare quanto il tema del restare – inteso non come chiusura, ma come scelta consapevole e progettuale – sia sentito da giovani professionisti, studenti e cittadini. Un tassello per costruire una nuova cultura del lavoro “Restare per progettare” ha dato voce a un’idea semplice ma potente: si può essere globali restando locali. Grazie al digitale, restare significa contribuire, innovare, costruire futuro in connessione con il mondo senza perdere il legame con la propria comunità. L’iniziativa si è rivelata un laboratorio di pensiero e visione, e testimonia la volontà crescente, a Sezze e nel territorio, di investire su creatività, tecnologia e identità come chiavi per uno sviluppo nuovo e inclusivo.
“Esprimo soddisfazione per l’entusiasmo generato e per l’importante riconoscimento istituzionale ricevuto dall’evento – ha detto l’arch. Giovanni Ferrari – e ribadisco la volontà di proseguire su questa strada con nuovi appuntamenti dedicati all’innovazione sociale e professionale”.


