“Su questa delibera abbiamo sbagliato. Tutti, con una sola astenuta, abbiamo votato a favore a luglio 2024 riconoscendo che lo spirito che la animava fosse corretto. Abbiamo però commesso un errore, in buona fede, affidandoci al parere favorevole degli uffici che per noi consiglieri, non essendo tecnici, rappresenta un riferimento fondamentale”, da questa riflessione – una vera e propria ammissione di responsabilità – è partita oggi in consiglio comunale la consigliera del Gruppo Misto, Daniela Fiore, nel suo intervento sulla proposta di delibera che prevede l’annullamento in autotutela della precedente deliberazione n.43/2024, con cui il Comune introduceva lo strumento della perequazione urbanistica, e la contestuale adozione della variante alle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale per l’inserimento dei principi di compensazione.
La consigliera ha ricordato il percorso dell’atto approvato a luglio 2024 e successivamente bloccato dalla Regione Lazio, che lo ha ritenuto eccedente rispetto alle competenze delegate in materia urbanistica: “Ancora oggi resta qualcosa da chiarire – ha osservato Fiore – Mi ha colpito sentire che il presidente della commissione Urbanistica, Belvisi, avrebbe preferito procedere con due delibere, ma che non sia stato possibile farlo solo per ragioni di tempo. È significativo che egli stesso riconosca come sarebbe stato più corretto distinguere i due passaggi: prima l’annullamento della delibera contestata dalla Regione e poi la successiva modifica del testo”.
Fiore ha quindi richiamato l’attenzione sull’esigenza di evitare ulteriori errori procedurali: “Ci troviamo di fronte a un provvedimento definito ibrido nella relazione di accompagnamento alla delibera, in quanto da una parte annulla il portato della delibera precedente, dall’altra apporta nuove modifiche. È importante capire se quanto approviamo oggi sia realmente immune da censure per non incorrere in nuovi problemi o annullamenti”.
Pur evidenziando i nodi ancora da sciogliere, Fiore ha espresso un orientamento favorevole alla proposta di delibera: “È necessario approvare una delibera che superi il vaglio regionale e possa dare ai cittadini la fiducia in una pianificazione innovativa, ma sempre orientata al bene pubblico. L’aggiornamento delle norme tecniche del Piano regolatore e l’introduzione di strumenti moderni, capaci di realizzare opere pubbliche senza gravare sulle finanze comunali, restano obiettivi condivisibili e utili alla città”.


