“Anche questa volta la Commissione è stata convocata senza che fossero disponibili gli atti necessari, nonostante l’ordine del giorno — ‘Analisi del parere legale richiesto dall’Azienda Speciale ABC sulle modifiche unilaterali e retroattive del contratto di servizio’ — prevedesse proprio l’esame del parere in questione. Un parere che, peraltro, non è mai stato portato sul tavolo della Commissione, nemmeno oggi, dopo le diverse illazioni dei commissari di opposizione, rendendo di fatto impossibile qualsiasi discussione seria e informata”,
Così in una nota i commissari della maggioranza della commissione trasparenza Valletta, Belvisi, Coluzzi, Scalco, Mulè, Coluzzi, Licata e Catani.
“Di fronte alla richiesta, – prosegue il comunicato – responsabile e ragionevole, della maggioranza di aggiornare la seduta per evitare ulteriore dispendio di risorse pubbliche e di gettoni di presenza inutili, la Presidente Ciolfi ha invece ignorato le istanze dei commissari e non ha messo prontamente ai voti l’aggiornamento richiesto, violando le più elementari regole di corretto funzionamento della Commissione. La seduta si è così trasformata in oltre un’ora di interventi spesso scollegati dal tema, alimentati dalle opposizioni con il solo intento di creare confusione e polemica politica, mentre la Presidente ha consentito che il dibattito degenerasse, anziché riportarlo all’ordine”.
“È gravissimo che, per questa gestione arbitraria e inconcludente, siano stati tenuti inutilmente in attesa il CdA e i Revisori dell’Azienda, – sottolineano i commissari della maggioranza – oltre al Segretario Generale e agli Assessori Nasti e Addonizio, bloccando attività istituzionali rilevanti e sottraendo tempo prezioso a figure che operano con responsabilità nell’interesse dell’ente. La Commissione Trasparenza, così condotta, si conferma purtroppo un luogo piegato alle dinamiche di propaganda delle opposizioni, mentre la maggioranza viene sistematicamente ostacolata nel proprio lavoro e privata della possibilità di operare in modo serio e rispettoso delle istituzioni”.
“La maggioranza chiede con determinazione che la Presidente Ciolfi abbandoni immediatamente queste prassi scorrette – insistono – e che le future convocazioni avvengano nel pieno rispetto delle regole, con gli atti disponibili e con una conduzione imparziale, affinché la Commissione possa finalmente svolgere la propria funzione in modo utile, trasparente e responsabile. La Presidente non gode di prerogative diverse dagli altri presidenti di commissione, che convocano — salvo rare eccezioni — solo quando la documentazione necessaria è disponibile. Non è pensabile che la Presidente convochi una seduta sapendo di non avere gli atti e lasciando agli uffici appena due giorni per adempiere: un tempo non ragionevole per garantire la correttezza dell’iter di convocazione. È inutile che si tenti di coprire questa responsabilità con accuse infondate di ostruzionismo o con attacchi impropri: la verità è che si è cercato di piegare la Commissione a fini propagandistici, usando approssimazione e irresponsabilità”.
“Inoltre, ancora una volta, le opposizioni sembrerebbero essere state a conoscenza del parere: la consigliera Campagna ne ha infatti dichiarato la datazione al “1° ottobre”. Se così fosse, – concludono i commissari – saremmo di fronte a un fatto gravissimo, abilmente offuscato dall’innalzamento dei toni e da giustificazioni pretestuose, persino accusando gli uffici di non aver risposto alle mail nel giro di due giorni. La maggioranza, dopo l’ennesimo “balletto” delle opposizioni cui si è assistito, ha infine votato l’aggiornamento della Commissione per evitare di disperdere e sprecare risorse pubbliche, annunciando la rinuncia al gettone di presenza qualora la Presidente avesse disposto una nuova convocazione. La richiesta della maggioranza è stata chiara sin dall’inizio e solo dopo un’ora e mezza si è arrivati — legittimamente — alla votazione, poiché il parere non era nella disponibilità della seduta”.


