La nona Conferenza Scientifica Annuale si svolgerà il 29 novembre, dalle 9:30 alle 17:30 presso l’Auditorium Comunale di Carpineto Romano, a distanza di dieci anni dalla prima storica edizione del 2014, l’edizione 2025 della conferenza scientifica “La Biodiversità dei Monti Lepini”. L’iniziativa, organizzata dalla Compagnia dei Lepini in collaborazione con Edizioni Belvedere e patrocinata da Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Provincia di Latina, Comune di Carpineto Romano e Camera di Commercio Frosinone-Latina, rappresenta un appuntamento ormai consolidato per la comunità scientifica e per tutti coloro che studiano, vivono e amano i Monti Lepini.
Negli anni l’evento scientifico ha affrontato temi cruciali per la conoscenza e la tutela del territorio: dal rischio idrogeologico alla diversità micologica, dal monitoraggio dell’aquila reale alla presenza del gatto selvatico, dal fenomeno del fototrappolaggio alle specie aliene, dai corsi d’acqua pedemontani ai siti acquatici artificiali, fino allo studio dei coleotteri scarabeidi e dei mammiferi insettivori. L’ultima edizione, tenutasi nel 2023 a Roccagorga, ha visto la partecipazione di ricercatori, naturalisti e istituzioni impegnati nella salvaguardia del patrimonio naturale lepino.
La biodiversità dei Monti Lepini è un patrimonio complesso e prezioso, frutto di una storia geologica articolata, di un microclima particolare e di un processo evolutivo che ha favorito la presenza di rare varietà floristiche e faunistiche. La natura carsica del territorio, con le sue doline, i chicots e le numerose cavità sotterranee, rende l’area un unicum geomorfologico di grande interesse scientifico. Proprio per queste caratteristiche, diversi siti dei Monti Lepini sono inseriti nella Rete Ecologica Regionale e nella Rete Natura 2000, confermando l’importanza di un ecosistema che necessita di tutela, studio e valorizzazione continua.
“La biodiversità dei Monti Lepini – afferma Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini – rappresenta una ricchezza straordinaria, un capitale naturale che abbiamo il dovere morale ed etico di custodire. Il lavoro di monitoraggio svolto in questi anni ha permesso di comprendere sempre meglio la complessità degli habitat lepini e l’urgenza di salvaguardarli in modo strutturato. Questa conferenza – ha proseguito Briganti – non sarà solo un momento di divulgazione scientifica, ma una vera e propria piattaforma di confronto tra studiosi, istituzioni e comunità locali. Conoscere il territorio è il primo passo per proteggerlo. Per questo continuiamo a sostenere il percorso verso la creazione del Parco Regionale dei Monti Lepini, uno strumento fondamentale per garantire una governance ambientale moderna e sostenibile. Chi parteciperà avrà la possibilità di scoprire aspetti sorprendenti del nostro territorio attraverso gli ultimi aggiornamenti della ricerca scientifica. Come scriveva Gregorovius, dei Lepini non si può dire abbastanza: rimangono un luogo di meraviglia che
continua a sorprenderci”. Ha concluso così Quirino Briganti.



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