Una scena di violenza inaspettata ha scosso il Nuovo Ospedale dei Castelli, dove un paziente, appena trasportato in ambulanza per ricevere cure, si è scagliato contro il personale sanitario che lo aveva appena soccorso. Invece di ringraziare medici e infermieri per l’assistenza ricevuta, l’uomo ha improvvisamente perso il controllo, colpendo con calci e pugni cinque operatori appartenenti alla postazione Ares 118 di Ardea.
Secondo la ricostruzione dei fatti, l’aggressione è avvenuta subito dopo le procedure di accettazione al pronto soccorso. Il paziente, senza alcun apparente motivo, ha iniziato a colpire chiunque gli si trovasse davanti. Tutti gli operatori del mezzo — medico, infermieri, autista e barelliere — sono rimasti feriti e hanno dovuto ricevere a loro volta cure mediche.
Il bilancio: l’autista dell’ambulanza ha riportato una frattura alle costole con una prognosi di 30 giorni; il medico è stato giudicato guaribile in 20 giorni; i due infermieri (uno dell’automedica e uno dell’ambulanza) in 15 giorni ciascuno; mentre il barelliere ha ricevuto una prognosi di 7 giorni.
L’episodio riaccende la preoccupazione per la sicurezza del personale sanitario, sempre più spesso vittima di aggressioni durante il servizio. L’Ares 118 ha espresso piena solidarietà agli operatori coinvolti, annunciando che l’aggressore è stato denunciato alle autorità competenti.
“Il nostro personale è in prima linea, opera in contesti di emergenza e stress, e merita non solo rispetto, ma la più totale protezione e riconoscenza. Perciò voglio esprimere – ha detto Narciso Mostarda direttore generale di Ares 118 – massima e incondizionata solidarietà ai dipendenti, vittime di un atto di aggressione durante lo svolgimento del nostro delicato e fondamentale servizio. Saremo al fianco del nostro personale aggredito, fornendo tutto il supporto legale e psicologico necessario. La loro professionalità e il loro coraggio non saranno mai dati per scontati”.


