Europa Verde Lazio denuncia con forza l’Avviso Pubblico – Determinazione n. G07643 del 17 giugno 2025, con cui la Regione Lazio ha stanziato 600.000 euro per finanziare i Comuni che abbattono o catturano animali domestici rinselvatichiti.
Si tratta di un provvedimento costoso, inutile e disumano, che — dietro il pretesto della sicurezza — autorizza catture e abbattimenti con soldi pubblici, senza affrontare le vere cause del problema: abbandono, incuria, mancanza di controlli e prevenzione.
“Spendere 600.000 euro per finanziare la soppressione di animali invece che per la prevenzione o per la sicurezza dei cittadini è una scelta vergognosa – dichiarano Filippo Treiani, coordinatore della segreteria regionale di Europa Verde Lazio e Patrizia Pagliaroli, responsabile del benessere animale dello stesso esecutivo regionale – È l’ennesimo esempio di mala gestione pubblica: si interviene sugli effetti e non sulle cause. In questo caso, anche con l’aggravante di un atteggiamento sconsiderato. Nel frattempo, tutela ambientale e sanità restano senza risorse”.
Dietro la retorica della “pubblica incolumità” si nasconde un modello di amministrazione miope: invece di rafforzare i controlli da parte delle Asl sugli allevamenti spesso oggetto di contributi PAC, invece di rafforzare le strutture di accoglienza e le misure di prevenzione, la Regione preferisce pagare per eliminare gli animali e “sopprimere le carcasse”, senza alcuna garanzia di trasparenza.
Il bando infatti:
● non prevede alcun censimento della fauna, quindi i Comuni agiscono “a
stima”, con il rischio di colpire anche animali domestici smarriti;
● premia chi usa la telenarcosi, arrivando a concedere fino a 60.000 euro per
singolo Comune;
● consente l’affidamento a ditte private, trasformando la gestione degli
animali in un business.
“I cittadini devono sapere che questi soldi pubblici non risolvono nessun problema reale – aggiungono Treiani e Pagliaroli – Questa logica non riduce gli incidenti, non aumenta la sicurezza, ma crea solo nuovi business e nuovi rischi. È una logica di emergenza permanente, che serve solo a chi ci guadagna”.
Europa Verde Lazio chiede l’immediato ritiro del bando e propone di destinare quelle risorse a:
● piani di prevenzione e monitoraggio digitale della fauna vagante;
● centri di recupero e sterilizzazione, gestiti in collaborazione con ASL e
associazioni;
● campagne di educazione e responsabilità verso gli animali;
● potenziamento dei servizi veterinari pubblici e delle pattuglie ecologiche.
“E’ un tema di buon senso, di civiltà e di uso corretto dei soldi pubblici, invece di finanziare abbattimenti, la Regione pensi a prevenire abbandoni, incidenti e sprechi. È così che si tutela davvero la sicurezza dei cittadini e l’ambiente”, conclude cosi il comunicato.




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