I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina hanno eseguito un provvedimento di confisca di primo grado emesso dalla III Sezione Penale – Sezione Specializzata in Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, nell’ambito del procedimento avviato in base alle norme del “Codice Antimafia”.
Il provvedimento dispone la confisca di beni per un valore complessivo stimato in circa 6,5 milioni di euro, riconducibili a un professionista pontino ritenuto socialmente pericoloso, anche in ragione dei numerosi precedenti giudiziari a suo carico.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo avrebbe accumulato nel tempo un ingente patrimonio di provenienza illecita, grazie a condotte delittuose reiterate, che avrebbero consentito di mantenere un tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi leciti dichiarati. Tali elementi hanno costituito il presupposto per la valutazione della pericolosità sociale e per l’applicazione della misura patrimoniale di prevenzione.
Il patrimonio oggetto di confisca era già stato posto sotto sequestro tra novembre 2023 e aprile 2024, su disposizione dell’Autorità giudiziaria di Roma, a seguito di una richiesta congiunta delle Procure della Repubblica di Latina e Roma.
Le indagini patrimoniali, condotte dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Latina e di Roma, hanno riguardato anche l’intero nucleo familiare dell’interessato e hanno permesso di individuare 23 immobili situati tra Roma e Latina, quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo superiore ai 6,5 milioni di euro.
La proposta di confisca si fonda su un ampio compendio investigativo, costituito da documentazione, intercettazioni e testimonianze, che hanno permesso di delineare un quadro di illecita accumulazione patrimoniale. Gli elementi raccolti, già valutati positivamente in diversi procedimenti giudiziari, avvalorano la presunzione che i beni siano stati acquisiti con proventi di attività criminali.
L’operazione rappresenta un ulteriore risultato della collaborazione tra il Tribunale di Roma, le Procure di Roma e Latina e la Guardia di Finanza, nel quadro delle strategie di contrasto e aggressione patrimoniale ai beni accumulati da soggetti che vivono abitualmente di proventi illeciti o che reinvestono capitali di origine criminale.


