Potrebbe sembrare lontano, ma il furto di un’opera d’arte, anche a migliaia di chilometri di distanza, toccherebbe ognuno di noi. Ne è convinta Letizia Bongiorno, presidente di Confartigianato Imprese Latina, che in una nota ufficiale ha voluto commentare il recente caso di furto avvenuto al Louvre, riportando l’attenzione su un fenomeno globale quanto silenzioso: il mercato nero dell’arte.
“Ogni volta che un’opera d’arte viene rubata, non perdiamo solo un capolavoro: perdiamo un pezzo della nostra identità. È un colpo al cuore della cultura, un danno che va ben oltre il valore economico”, avrebbe dichiarato Bongiorno, sottolineando come dietro questi episodi si nasconderebbe un sistema criminale tra i più redditizi al mondo.
Secondo le stime internazionali, il traffico illecito di opere d’arte muoverebbe ogni anno tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari, intrecciando reti di riciclaggio, speculazione e contrabbando. “Dietro ogni furto – ha spiegato – c’è una rete complessa di affari illeciti. L’arte è diventata una moneta alternativa, perfetta per chi vuole spostare ricchezza senza lasciare tracce.”
Un allarme che riguarda da vicino anche l’Italia e, in particolare, il territorio pontino. “La provincia di Latina è un museo a cielo aperto: dai centri storici alle botteghe artigiane, ogni opera racconta una storia. Ma troppo spesso questo patrimonio è poco protetto o sottovalutato. Dobbiamo difenderlo, valorizzarlo e renderlo accessibile in modo sicuro”, avrebbe ribadito la presidente.
Per Bongiorno, la sfida oggi sarebbe quella di coniugare tutela e innovazione, investendo in nuove tecnologie per garantire la sicurezza del patrimonio artistico. “Forse è il momento – ha osservato – di usare l’intelligenza artificiale, i sensori intelligenti e sistemi digitali che possano proteggere gli originali senza rinunciare alla fruizione e all’emozione che l’arte deve trasmettere.”
“La nostra arte – ha concluso – è il linguaggio con cui un territorio racconta sé stesso. Proteggerla significa difendere la memoria collettiva, ma anche la nostra economia, il turismo e l’identità delle comunità locali.”


