Tra le nebbie mattutine dell’Appennino Tosco-Emiliano, tra faggete secolari e profumo d’autunno, torna l’appuntamento con l’undicesima edizione del Campionato Mondiale del Fungo Porcino, in programma l’11 e il 12 ottobre a Cerreto Laghi (RE). Anche quest’anno Sezze sarà protagonista, con una squadra composta da Giancarlo, Alessandro, Marco, Emiliano, Paolo, Alessandro e Luigi, sette appassionati pronti a rappresentare il territorio pontino in una delle manifestazioni più affascinanti d’Italia dedicate alla ricerca micologica. Organizzato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano con la collaborazione dei “Briganti di Cerreto” e dell’associazione A Passeggio nel Bosco, il Mondiale del Fungo è molto più di una competizione: è una festa della natura, un momento di incontro per centinaia di fungaioli e amanti dei boschi provenienti da ogni parte del Paese. Il weekend sarà animato da escursioni, mostre micologiche, degustazioni, musica e laboratori per grandi e piccoli. L’obiettivo è duplice: celebrare la biodiversità e promuovere la raccolta consapevole dei funghi, nel rispetto dell’ambiente e delle sue regole.

Le regole della gara: tra tecnica e rispetto ambientale

La formula resta invariata: quattro ore di tempo per esplorare liberamente i boschi alla ricerca dei preziosi funghi porcini, ma alla fine ogni squadra potrà presentare un solo esemplare, considerato “il più bello”. Oltre alla prova estetica, il regolamento prevede due componenti fondamentali: la raccolta di rifiuti durante la gara, per contribuire alla pulizia dei boschi; la consegna di un taccuino micologico, dove i partecipanti annotano pensieri, osservazioni o disegni ispirati alla ricerca. Questo equilibrio tra competizione, ecologia e cultura micologica è ciò che rende unico il Mondiale del Fungo: una disciplina che unisce la manualità del cercatore all’attenzione del naturalista.

La sfida setina: esperienza e passione

Per la squadra di Sezze, non si tratta solo di una gara, ma di un’avventura che rinnova un legame profondo con la natura. Dopo l’eccellente risultato del 2024 – undicesima posizione assoluta e prima per quantità di raccolto – i setini tornano a Cerreto Laghi con entusiasmo e spirito di squadra. “Per noi – raccontano i partecipanti – è un modo per vivere il bosco in modo autentico, nel rispetto delle regole della buona ricerca micologica: osservare, scegliere, proteggere e restituire qualcosa alla natura”. Come ogni anno, la spedizione è resa possibile grazie al sostegno di tante realtà locali che hanno voluto contribuire con generosità: Daniele del Bar Cappellitto, Pino Palanca, Mirko del Bar Klada, Geggio dell’omonimo locale, Antonio del Jack Torrance, Lidano Arduini, Oussema del Bar Vello d’Oro e Alessandro del Bar Snoopy. Un gesto che conferma come la passione per la natura e l’identità di Sezze si nutrano anche del tessuto sociale e umano del territorio.

Cerreto Laghi: culla della micologia italiana

Situato a oltre 1300 metri d’altitudine, Cerreto Laghi è un luogo simbolo per gli appassionati di funghi e di montagna. I suoi boschi di faggio e abete bianco, la vicinanza con il crinale appenninico e la ricchezza del sottobosco ne fanno un ambiente ideale per la ricerca micologica. Nei giorni del campionato, l’intero borgo si trasforma in un grande laboratorio naturale, dove il sapere dei micologi si intreccia con la curiosità dei cercatori e il gusto della buona tavola. Per la squadra di Sezze, partecipare significa soprattutto portare avanti una tradizione fatta di amicizia, rispetto e conoscenza. La raccolta dei funghi non è solo una sfida sportiva, ma una vera disciplina ambientale, che insegna pazienza, osservazione e senso del limite. Nel bosco, spiegano i partecipanti, non si corre per vincere, ma si cammina per capire: ogni fungo trovato è una piccola scoperta, un segno della vita silenziosa che anima la terra. Il Campionato Mondiale del Fungo Porcino non è solo un evento: è un modo di intendere la natura, un rito di comunità che unisce generazioni, territori e passioni. E quest’anno, ancora una volta, tra le fronde umide e il profumo del muschio, la squadra di Sezze porterà l’orgoglio del proprio paese, la conoscenza micologica e la voglia di stupire — con il porcino più bello del mondo.