Un pomeriggio tra amici sulle rive del lago di Nemi si è trasformato in un incubo. Un ragazzo di 17 anni, residente a Velletri, è rimasto gravemente ferito in seguito a un incidente durante un tuffo, avvenuto in una zona impervia e di difficile accesso.
Secondo una prima ricostruzione, il giovane si trovava con tre coetanei e avrebbe deciso di lanciarsi in acqua utilizzando una corda legata a un albero per prendere slancio. Ma qualcosa è andato storto: invece di finire nel lago, il ragazzo ha impattato rovinosamente contro un costone roccioso, riportando fratture alle gambe, una forte contusione al volto e diverse escoriazioni.
I soccorsi sono scattati subito, ma le operazioni si sono rivelate complesse per via della zona impervia. Il personale del 118 di Velletri ha raggiunto il ferito a piedi per le prime cure, mentre i Vigili del Fuoco, con il supporto del nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) di Roma, hanno provveduto al recupero del giovane.
Il 17enne è stato trasportato in eliambulanza presso il campo sportivo di Genzano, per poi essere trasferito in codice rosso al Policlinico Gemelli di Roma, dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche la Polizia Locale di Genzano, i Carabinieri, la Polizia di Stato e i familiari del ragazzo, accorsi non appena ricevuta la notizia.
L’accaduto riaccende l’attenzione sui pericoli legati alle attività improvvisate in zone naturali non attrezzate, dove un momento di leggerezza può trasformarsi in tragedia.


