La Camera dei deputati ha approvato ieri, 29 luglio 2025, in via definitiva, il decreto-legge 24 giugno 2025, n. 90, recante disposizioni urgenti anche in materia di scuola che ora sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
“Pur in attesa della pubblicazione per disporre del testo di legge nella sua completezza, l’approvazione definitiva alla Camera di questo decreto legge introduce novità significative anche per le scuole dell’infanzia per le quali da tempo per primi ci eravamo battuti e questo ci rende soddisfatti. Si tratta di misure che, non è poco, restituiranno dignità professionale a migliaia di educatori e ci aiuteranno a salvaguardare qualità e continuità dei nostri servizi” , Così, in una nota, Luca Iemmi, presidente nazionale della FISM la federazione che, nel nostro Paese, è punto di riferimento per circa novemila realtà educative frequentate da quasi mezzo milione di bambini e dove lavorano oltre quarantamila persone.
Particolare apprezzamento viene riservato all’atteso intervento normativo sull’art. 14 del DLvo 65/2017, che era già stata modificato, in ampliamento, dalla L. 106/2024, sui titoli di studio per l’accesso alla professione educativa nei servizi per l’infanzia (0-3 anni). “Finalmente – continua la nota del presidente nazionale della FISM – si riconosce la validità dei percorsi per gli immatricolati (e non solo per i titoli già conseguiti) fino all’anno accademico 2018/2019 nei corsi di laurea in Scienze dell’educazione e Scienze della formazione primaria, le cui qualifiche dopo il decreto legislativo n. 65/2017 non erano più ritenute abilitanti. Continueranno inoltre ad avere validità per l’accesso ai posti di educatore dei servizi educativi per l’infanzia (0-3 anni) gli ulteriori titoli previsti dalle normative regionali se conseguiti entro l’anno scolastico o accademico 2021/2022 (e non solo fino all’aa 2018/2019). Si pone fine alla penalizzazione di educatori che erano stati di fatto impediti nell’accesso al lavoro nonostante il loro affidamento sulle regole in vigore al momento dell’immatricolazione”.
Insomma, una risposta concreta ad una questione, “che aveva sollevato preoccupazione sia tra i professionisti che tra le istituzioni scolastiche – osserva Iemmi – e che consentirà ora di superare il grave e annoso problema del reclutamento degli educatori nella fascia Zero-Sei. Siamo grati al Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara e ai parlamentari per aver ascoltato istanze rivendicate da tempo, che, ben presto, potranno restituire certezze ai professionisti , ma anche alle numerose famiglie che iscrivono i loro figli nei nostri nidi e centri per l’infanzia”.


