Il Lazio è tra le prime Regioni italiane ad aver messo completamente in sicurezza il proprio patrimonio informativo sanitario, grazie alla migrazione di 30 sistemi centralizzati – pari a 150 terabyte di dati – nel cloud del Polo Strategico Nazionale (PSN), società partecipata da Tim, Leonardo, Cdp Equity e Sogei.
La svolta è stata annunciata questa mattina, nella sala Tevere della Regione Lazio, dal presidente Francesco Rocca, affiancato dall’amministratore delegato del PSN Emanuele Iannetti e dal direttore della Direzione Salute Andrea Urbani.
Il trasferimento, curato dalla società regionale LazioCrea, riguarda dati sensibili come referti, cartelle cliniche e prenotazioni, che ora saranno custoditi in un’infrastruttura pubblica, sicura e protetta da attacchi informatici. «Un passaggio epocale – ha dichiarato Rocca – che ci pone all’avanguardia sul fronte della cybersicurezza e della sovranità digitale».
Al momento il 65% dei dati digitali delle Asl, Policlinici e Aziende ospedaliere del Lazio è stato trasferito al PSN, con l’obiettivo di completare il processo entro il prossimo anno. Il progetto è stato finanziato con 47,4 milioni di euronell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), attraverso il Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio.
Nei prossimi 10 anni, la Regione ha inoltre programmato 130 milioni di euro di investimenti per potenziare l’infrastruttura e garantire una gestione sicura ed efficiente dei dati sanitari.
I sistemi migrati
Tra i sistemi già trasferiti al PSN figurano:
Recup: con 800 operatori attivi e 700 strutture collegate, tra cui ospedali, centri accreditati e farmacie. Si registrano 70mila prenotazioni giornaliere, a cui si aggiungono 90mila operazioni da parte delle strutture private.
Sistema regionale dei pronto soccorso: attivo su 39 strutture (34 pubbliche e 5 private), per oltre 110mila accessi mensili e 1,5 milioni di prestazioni mensili.
Verso una sanità digitale più efficiente
L’infrastruttura del Polo Strategico Nazionale permetterà di migliorare l’accessibilità e la qualità dei servizi digitali sanitari: prenotazioni online, referti in tempo reale, telemedicina, condivisione delle immagini diagnostiche e continuità assistenziale tra le strutture del territorio.
«Il progetto rappresenta una svolta nella gestione della sanità pubblica digitale – ha sottolineato Emanuele Iannetti – e nasce dal lavoro sinergico tra Regione, aziende sanitarie, Dipartimento per la Trasformazione Digitale e Polo Strategico Nazionale».
Una scelta strategica, dunque, che coniuga innovazione, sicurezza, sostenibilità e autonomia tecnologica, rendendo la sanità del Lazio più vicina ai cittadini e pronta alle sfide del futuro.


