Sono stati registrati nel capoluogo pontino i primi due casi di West Nile Virus del Lazio. I pazienti, due uomini di 70 e 75 anni, sono entrambi residenti in provincia di Latina e non hanno avuto contatti recenti con aree considerate a rischio. Proprio per questo motivo, le autorità sanitarie parlano di casi autoctoni, ovvero contratti localmente.
I due pazienti si trovano ricoverati nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina: le loro condizioni sono stabili e in miglioramento, e non presentano sintomi gravi. A confermare la diagnosi è stato l’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, dove sono stati effettuati gli esami di laboratorio.
Task force regionale e profilassi
Nel pomeriggio di ieri, la Regione Lazio ha convocato una task force composta da rappresentanti della ASL di Latina, dell’Istituto Spallanzani e dell’Istituto Zooprofilattico del Lazio. Obiettivo: pianificare le misure di prevenzione e contenimento da adottare sul territorio. Sarà a breve diffuso un dossier informativo indirizzato a medici di base, pronto soccorso, comuni e aziende sanitarie locali.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha rassicurato la popolazione:
“Da qualche anno il West Nile è endemico nel Nord e Centro Italia e questi sono i primi due casi endemici nel Lazio. Nessun allarme, ma va tenuta alta la guardia. Al momento il virus si trasmette principalmente con la puntura di zanzare, mentre i casi da trasfusione sono rarissimi. Monitoriamo con attenzione la situazione.”
Cos’è il West Nile Virus
Il West Nile Virus (WNV) è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare del genere Culex, che si infettano pungendo uccelli selvatici. Gli esseri umani, come i cavalli, rappresentano ospiti accidentali e non possono trasmettere il virus ad altri.
Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica o si manifesta con sintomi lievi simil-influenzali. Tuttavia, in soggetti anziani o immunodepressi può evolvere in forme neurologiche gravi, con possibili esiti permanenti o, nei casi più gravi, letali.
Non esistono ancora vaccini o cure specifiche: il trattamento è sintomatico e di supporto nei casi più severi.
Prevenzione e raccomandazioni
Le autorità sanitarie raccomandano:
- uso di repellenti cutanei;
- installazione di zanzariere;
- indossare abbigliamento protettivo soprattutto nelle ore serali;
- evitare ristagni d’acqua in giardini, balconi e aree pubbliche.
Nei prossimi giorni anche i comuni del territorio saranno invitati a rafforzare le misure di disinfestazione, con interventi mirati contro le zanzare. Il clima caldo-umido dell’area pontina rappresenta infatti un ambiente particolarmente favorevole alla proliferazione del vettore.


