Doveva essere un modello di rigenerazione urbana sostenibile, oggi è l’immagine del degrado. Il Piazzale dei Mercanti, a pochi mesi dall’inaugurazione della sua porzione riqualificata, versa già in condizioni critiche: erba secca, piante morte, irrigazione mai attivata. Lo denuncia la consigliera comunale di Latina Bene Comune, Loretta Isotton, durante la commissione congiunta Lavori Pubblici e Pianificazione del 21 luglio, nella quale si è discusso degli interventi cofinanziati dai fondi FESR per Piazzale dei Mercanti e via Neghelli.
“Progetti validi sulla carta – spiega Isotton – come la de-sigillazione dell’asfalto, l’uso di materiali drenanti e il recupero dell’acqua piovana, ma che rischiano di essere vanificati dall’assenza di manutenzione e monitoraggio. Ancora una volta, l’amministrazione dimostra incapacità nel prendersi cura del verde urbano”.
L’intervento su Piazzale dei Mercanti era stato realizzato con i fondi del Ministero dell’Ambiente nell’ambito del progetto “4C per il futuro”, coinvolgendo anche studenti delle scuole del territorio. Inaugurato il 27 marzo, oggi appare già abbandonato.
“Il sistema di irrigazione non sembra mai entrato in funzione – prosegue la consigliera – e le piante, stressate dal caldo, sono in grave sofferenza. Come possiamo proporre un nuovo progetto sulla parte mancante del parcheggio e su via Neghelli, se la prima parte è già al collasso?”
Una metafora efficace è arrivata dall’ex sindaco Damiano Coletta, che ha parlato di un “intervento chirurgico riuscito, ma con il paziente morto per mancanza di cure post-operatorie”.
Isotton chiede azioni immediate e concrete: il ripristino dell’irrigazione, manutenzione settimanale (non 12 irrigazioni l’anno), verifica delle responsabilità delle ditte e degli uffici comunali, installazione di fontane pubbliche in ogni area verde, e soprattutto attivazione di patti di collaborazione per la gestione condivisa del verde urbano.
“Non possiamo chiedere ai cittadini partecipazione se l’amministrazione non dà il buon esempio. Lo spreco, in questo caso, non è solo economico, ma anche educativo e culturale”.
Per Latina Bene Comune, serve una svolta: meno slogan e più cura quotidiana del territorio. Perché, come sottolinea la consigliera, “se vogliamo una città migliore, dobbiamo impegnarci tutti in modo consapevole e sostenibile”.


