“La morte di Satnam Singh non è stata un tragico incidente, ma il risultato crudele di uno sfruttamento disumano. Un dolore che ancora oggi brucia nella coscienza della nostra comunità.” Con queste parole, il sindaco di Latina, Matilde Celentano, ha commentato l’incontro tenutosi nel pomeriggio del 13 luglio presso la Regione Lazio con i familiari di Satnam Singh, il bracciante morto dissanguato dopo un incidente sul lavoro nelle campagne di Borgo Santa Maria.
Organizzato dal presidente della Regione Francesco Rocca, l’incontro ha rappresentato un gesto di sensibilità istituzionale e un’occasione per esprimere vicinanza concreta e rispetto a una famiglia che ancora oggi cerca giustizia. Un confronto intenso, toccante, carico di significati e responsabilità.
Satnam Singh perse la vita il 19 giugno 2024, dopo che – in seguito all’amputazione di un braccio – non venne soccorso, ma abbandonato davanti casa sua, lontano dal luogo dell’incidente. Un gesto disumano, privo di ogni umanità, che ha sconvolto l’intera città di Latina e oltre.
“La sua morte – ha dichiarato Celentano – rappresenta un’atrocità, una ferita che resta aperta nel tessuto sociale e morale del nostro Paese. Satnam, come tanti prima di lui, era venuto qui con la speranza di costruirsi un futuro. È stato invece costretto a lavorare in condizioni inaccettabili, fino a morire da solo e senza aiuto.”
Il Comune di Latina si è costituito parte civile nel processo contro l’imprenditore agricolo ritenuto responsabile, condannando ogni forma di sfruttamento e affermando con forza l’impegno per la tutela dei diritti dei lavoratori, a partire dalla sicurezza sul lavoro e dal contrasto al caporalato.
Celentano ha inoltre ricordato come Latina sia una città nata grazie al sacrificio di chi, venendo da lontano, ha creduto in un progetto di vita e di comunità: “Satnam rappresenta quella stessa forza, quella stessa speranza. Non possiamo permettere che episodi come questo si ripetano. Dobbiamo essere la voce di chi non può più parlare.”
Alla giovane moglie di Satnam, Soni Soni, la comunità ha voluto offrire protezione, ascolto e supporto, in un percorso che non sarà mai semplice, ma che deve essere condiviso.
“Insieme alle istituzioni, alle forze dell’ordine e alle associazioni che si battono per la giustizia sociale, saremo sempre in prima linea – ha concluso la sindaca –. Satnam Singh merita giustizia. Senza se e senza ma.”


