C’è un vento nuovo che soffia forte su Latina. Un vento che sa di ambizione, di riscatto, di voglia di tornare a fare rumore. Dopo le delusioni della scorsa stagione, il club nerazzurro sceglie di ripartire da una certezza: la competenza. E lo fa con un colpo da copertina, affidando la direzione sportiva a Luigi Condò.
Dopo un’annata da dimenticare, serviva un nome capace di accendere entusiasmo e garantire esperienza: Condò è tutto questo e molto di più. Uomo di calcio vero che ha scritto pagine importanti con club di prestigio come Vibonese e Cosenza, fino alla cavalcata che ha riportato l’Avellino in Serie B. Insomma, un curriculum che parla da solo.
E il biennale siglato con il presidente Terraciano è il chiaro segnale di una rivoluzione silenziosa che il Latina vuole intraprendere con assoluta determinazione. Il nuovo capitolo è pronto a cominciare e nell’odierna conferenza stampa ds e presidente hanno tracciato la linea del Latina del futuro.
IL MERCATO
L’interrogativo fondamentale in vista della prossima stagione non può che riguardare il mercato. Questione che il nuovo ds ha esplorato sotto diversi punti di vista: “Il mercato è difficile in qualsiasi società. Voglio un mercato che crei entusiasmo in una squadra che deve ritrovare senso di appartenenza. La piazza ha grandi potenzialità. Cercheremo di sbagliare il meno possibile e creare una squadra che abbia anima e che restituisca entusiasmo alla piazza. Abbiamo le idee chiare su chi rimarrà, chi andrà via, chi prenderemo e su chi puntare. Il mercato è in continua evoluzione. Ma il mercato non è facile, c’è chi acquista e chi cede. Sicuramente troveremo i giocatori adatti al gioco del mister”.
LA SCELTA DEL LATINA
“Ho visto un presidente che mi ha voluto a tutto i costi e deciso a creare qualcosa di importante. Ho visto una piazza da rientusiasmare. La squadra ha bisogno in primis del calore del proprio pubblico. Si può far bene e lo si può fare se tutte le componenti remano dalla stessa parte”. Dichiara così il nuovo ds, Luigi Condò.
L’ALLENATORE
Il 433 sembra essere il modulo del futuro, ma quali giocatori servono? “Ci son state un po’ di richieste da parte del mister. I moduli nel calcio, però, contano fino ad un certo punto. A prescindere da tecnica e tattica quello che conta è il lato caratteriale. Il mister predilige giocatori di gamba, di carattere”.
“Il ruolo del ds – spiega Condò – deve essere sempre in appoggio all’allenatore. E questo deve essere un binomio scontato. La mia figura deve essere quella di parafulmine e avere un dialogo continuo tra le parti. La disciplina – per chi verrà a Latina – deve essere un obbligo. Non sopporto mancanze di professionalità. Abbiamo deciso di tenere mister Bruno proprio perché crediamo nell’allenatore e nell’uomo”.
IL SENSO DI APPARTENENZA
Quali sono i profili giusti per dare un’anima alla squadra? “ Il senso di appartenenza non è una questione di età. Bisogna creare un mix tra giovani ed esperienza, considerando anche un girone difficile e le rispettive squadre attrezzate. Dobbiamo costruire una squadra di qualità. Non c’è soddisfazione più grande di far esordire un giovane dal proprio vivaio. Il rischio da evitare è quello di bruciarli. Bisogna attendere il momento giusto per lanciarli nel momento giusto. Ad oggi, di imprescindibile non c’è nessuno. A Latina rimarrà chi vuole rimanere. Chi viene a Latina – conclude il ds Condò – deve dimostrarlo in ogni momento”.
IL PRESIDENTE
A chiudere la conferenza ci pensa il presidente Terraciano che con soddisfazione ribadisce la sua fiducia al ds: “Una scelta importante con una figura d’esperienza per poter fare la differenza. Dopo una fase di selezione, con piacere e orgoglio oggi ho vicino a me la persona giusta. In virtù del suo spessore mi sono posto il problema delle distanza tra le parti ma fin da subito c’è stata empatia da entrambe le parti. Club più blasonati del Latina lo hanno contattato ma lui ha scelto noi, vedendo nella piazza il posto giusto per fare qualcosa di importante”.
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