Mentre le urne si chiudevano e la prospettiva del mancato raggiungimento del quorum referendario si faceva quasi certezza, un episodio che infrange le regole del segreto del voto ha scosso una sezione elettorale nella periferia di Sezze. Un uomo di oltre 50 anni è stato denunciato dai Carabinieri per aver fotografato la propria scheda referendaria all’interno del seggio.
Il fatto è avvenuto in tarda mattinata, a poche ore dalla chiusura dei seggi. All’interno della sezione, i presenti hanno distintamente udito il “click” di una fotocamera, un suono inequivocabile che ha immediatamente destato sospetti. Poco dopo, l’uomo, che aveva appena espresso il suo voto, ha lasciato la cabina elettorale e si è diretto verso l’uscita.
Il presidente di seggio, testimone dell’accaduto e insospettito dal rumore, ha prontamente fermato l’uomo, chiedendogli spiegazioni sul gesto. Tuttavia, il 50enne si è rifiutato di fornire chiarimenti. Di fronte a questa reticenza e alla chiara violazione delle normative elettorali, il presidente non ha esitato a richiedere l’intervento dei Carabinieri, già presenti sul posto per garantire l’ordine pubblico durante le fasi del voto. I militari dell’Arma hanno preso le generalità dell’uomo e, su denuncia del presidente di seggio, hanno provveduto a formalizzare l’accaduto.
Il gesto di fotografare la propria scheda elettorale è severamente vietato dalla legge, in quanto compromette la segretezza e la libertà del voto, principi cardine di ogni processo democratico. Le indagini da parte delle autorità competenti faranno luce sui dettagli e sulle eventuali motivazioni dietro il gesto dell’uomo. Anche nel 2017 a Sezze, in occasione della tornata elettorale per l’elezione del sindaco, ci fu un episodio analogo e anche in quel caso partì d’ufficio una denuncia.