Un’irruzione violenta, un’aggressione cruenta e una rapina da oltre 60mila euro. È quanto accaduto nel febbraio del 2024 a Latina, quando una donna di 45 anni, di origini ucraine, è stata vittima di un’aggressione nella propria abitazione in via Ezio. Dopo mesi di indagini, nella notte è scattata l’operazione della Squadra Mobile di Latina, con l’esecuzione di cinque misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Latina, su richiesta della Procura della Repubblica.
L’operazione è stata condotta con il supporto della Squadra Mobile di Roma. Tre persone sono state arrestate all’alba, mentre due indagati sono attualmente irreperibili e le ricerche proseguono.
L’agguato in casa e la fuga dei rapinatori
I fatti risalgono alle prime ore del mattino, quando la vittima stava rientrando a casa. Due uomini incappucciati l’hanno aggredita mentre stava aprendo la porta, spingendola all’interno e immobilizzandola con nastro adesivo. Dopo averle puntato una pistola al collo e minacciata di morte, hanno chiesto insistentemente di rivelare dove fossero nascosti i soldi. Al suo rifiuto, i due malviventi l’hanno trascinata in bagno, dove le hanno strappato una catenina dal collo e un anello dal dito.
Poco dopo, è sopraggiunta la sorella della vittima, accolta da uno dei rapinatori che si è spacciato per un agente di polizia. Una volta all’interno, l’altro complice le ha strappato la borsa. Compresa la situazione, la donna ha iniziato a urlare per chiedere aiuto, mettendo in fuga i malviventi, che hanno tentato senza successo di immobilizzare anche lei.
Nel frattempo, le due donne sono riuscite a notare la presenza di altri complici all’esterno dell’abitazione, intenti a trasportare la refurtiva in un borsone: gioielli, orologi e borse di marca per un valore complessivo superiore a 60mila euro.
Le indagini: arresti e recupero della refurtiva
Le indagini della Polizia hanno permesso di ricostruire i ruoli dei diversi componenti della banda – autori materiali, palo e autista – individuando un appartamento a Casal Lombroso, utilizzato da uno degli indagati, dove è stata ritrovata parte della refurtiva.
Uno dei rapinatori era già stato arrestato nei mesi scorsi in flagranza durante un’altra rapina, insieme a due complici. Durante le perquisizioni sono stati recuperati ulteriori oggetti rubati, dispositivi con foto dei preziosi e persino l’auto rubata usata per il colpo, sottratta pochi giorni prima ad Anzio. Trovato anche il borsone usato per trasportare il bottino.
Il G.I.P. ha disposto la custodia cautelare in carcere per quattro soggetti: tre pluripregiudicati (due romani, classe 1977 e 1998, e uno modenese del ’77) e un romano classe 1999, tutti con precedenti. Ai domiciliari è finito un 23enne di Aprilia, anche lui con una lunga lista di precedenti.
L’operazione è ancora in corso per rintracciare gli ultimi due complici sfuggiti all’arresto.
Va ricordato che gli indagati si trovano nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, vige nei loro confronti la presunzione di innocenza.


