Un incontro di grande significato umano e istituzionale, promosso dal Presidente del Consiglio Provinciale, Gianluca Quadrini, che ha visto riuniti attorno allo stesso tavolo l’Assessore Regionale Luisa Regimenti, il Prof. Simone Di Gennaro, dell’Università di Cassino, intervenuto come delegati del Magnifico Rettore, il Prof. Marco Dell’Isola, e un gruppo di genitori dei ragazzi disabili coinvolti nel Progetto Caspi.
L’incontro, fortemente voluto dalle famiglie, nasce dalla sospensione del programma universitario a sostegno del Progetto Caspi, che aveva offerto ai giovani con disabilità un’esperienza di inclusione autentica, arricchimento culturale e crescita personale.
Di fronte alle legittime preoccupazioni dei genitori, a seguito dell’interruzione del corso, il Presidente del Consiglio Provinciale Quadrini, si è fatto portavoce delle loro istanze, convocando un tavolo urgente con le istituzioni competenti. L’incontro si è svolto in un clima di grande ascolto e collaborazione. “Di fronte all’appello di genitori preoccupati ma pieni di speranza, non ho potuto esimermi dal fare qualcosa. Questo progetto ha dato dignità, prospettiva e senso di appartenenza a tanti ragazzi.” Ha dichiarato Quadrini che ringrazia l’assessore Regimenti e i tutti suoi collaboratori e il l’Università di Cassino per il tempestivo intervento – “Ringrazio l’Assessore Luisa Regimenti , per la sensibilità dimostrata e per aver recepito con grande tempestività le nostre istanze e per essersi attivati ad individuare le strade possibili per la riattivazione del progetto.”
Secondo quanto emerso dall’incontro, si nei prossimi giorni si metteranno in piedi le valutazioni tecniche e amministrative necessarie per far ripartire il Progetto Caspi, con l’obiettivo di renderlo strutturale e continuativo, affinché nessun giovane venga più lasciato indietro. Nei prossimi giorni seguiranno aggiornamenti da parte della Regione Lazio.
“Università, Regione e Provincia hanno ancora dimostrato come collaborare significa realizzare il meglio per la società, che non può dirsi evoluta se non riconosce ad ogni persona, a prescindere dalla sua condizione, il diritto a sentirsi parte del tutto,” ha concluso così il Presidente del Consiglio Provinciale, Gianluca Quadrini


