Sono queste le tre opere già pubblicate che ora Igor Sibaldi ha raccolto nella “Trilogia dell’infinito”: “Il Tuo Aldilà Personale”, “Discorso sull’Infinito” e “La Scrittura del Dio”. Ad aprire il libro sono “Le tue ragione personali” in cui l’autoreafferma: «Si comincia sempre in un luogo segreto: un luogo senza memoria, perché nessuno si ricorda dov’è. Improvvisamente si è lì, felicemente intrappolati. Non dura molto. Si ha anzi l’impressione di averlo visto soltanto sparire. Tutto qui. Ma tutto è lì. Lì hai il mondo intero, senza bisogno di voltarti per vederne le parti e per afferrarne qualcosa: è già tutto tuo. Non puoi nemmeno desiderare, dato che non si desidera ciò che è già tuo. E non si tratta di un avere, il verbo “avere” non c’entra proprio. Ѐ che, lì, tu non finisci, sei dappertutto, sei prima, sei poi. Sono stati dati molti nomi a questo infinito, in ogni epoca, e soltanto per accorgersi che era e rimane più semplice di qualsiasi nome. Fiabe, leggende, fastidiose teologie e qualche paragrafo di filosofia, in ogni epoca, hanno testimoniato che esiste; tali testimonianze erano necessarie per un’unica ragione: perché capita a tutti, più volte al giorno, di essere così infiniti per un attimo, ma pochi osano accorgersene».
Secondo l’autore il tema dell’Infinito è un’esperienza accessibile a chiunque sia disposto ad abbandonare le limitazioni della percezione ordinaria. Con il suo stile inconfondibile, lui unisce filosofia, mitologia, psicologia e metafisica, spingendo il lettore a interrogarsi sulla natura della realtà e sul potenziale inesplorato della coscienza umana.Attraverso un linguaggio che oscilla tra l’ironico e il profondo, Sibaldi invita a riconoscere la capacità innata delle persone di connetterci con qualcosa di più grande di loro stesse, di scoprire talenti nascosti e di superare i limiti autoimposti. Il libro è una mappa per il pensiero, un manuale di conoscenza, per trovare ispirazione ovunque e agire, «Perché – scrive Sibaldi – una persona non riesce? Solo perché non osa sapere cosa le manca. Perché non osa? Perché ha paura di disobbedire e di scoprire che tutto, nel mondo, è più docile di quanto si creda». Il libro, in definitiva, incoraggia a sperimentare e a cambiare prospettiva sulla propria vita.
Roberto Campagna




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