Momenti di apprensione ieri al cimitero comunale di Pomezia, dove un incendio ha danneggiato gravemente una decina di loculi. A causare le fiamme, secondo una prima ricostruzione, potrebbe essere stato un cero acceso, che avrebbe dato fuoco a dei fiori secchi collocati davanti a una tomba, facendo poi divampare l’incendio verso l’alto.
Non è però esclusa l’ipotesi dell’autocombustione: alcune parti in resina utilizzate per la sigillatura dei loculi potrebbero aver preso fuoco spontaneamente, complici anche le alte temperature e il vento che soffiava con forza durante l’incidente.
Le lapidi coinvolte erano rivestite con materiali altamente infiammabili, come la plastica, che ha facilitato la propagazione delle fiamme in un momento in cui, fortunatamente, non erano presenti visitatori nell’area colpita.
A dare l’allarme sono stati alcuni cittadini che, giunti successivamente per far visita ai propri cari, hanno notato i segni evidenti del rogo: fioriere carbonizzate, fotografie dei defunti distrutte, lapidi annerite e frammenti di plastica fusa a terra.
Immediato l’intervento del custode e degli addetti alla manutenzione del cimitero, che hanno allertato le autorità. I danni, sebbene contenuti rispetto al potenziale dell’incendio, restano significativi per le famiglie coinvolte, che ora dovranno affrontare il ripristino delle tombe danneggiate.
Le indagini sono in corso per chiarire le cause esatte dell’incendio e valutare eventuali misure di prevenzione da adottare in futuro per evitare il ripetersi di simili episodi.


