Un cordoglio profondo quello che si è levato per la morte di Papa Francesco. Dalla diffusione della notizia sono stati tantissimi i messaggi arrivati da ogni parte del mondo in ricordo del Santo Padre mentre San Pietro è stata presa d’assalto da fedeli e turisti che intendono prendere parte ai momenti di preghiera in suo onore.
Papa Bergoglio si è spento dopo 12 anni di pontificato, lasciando alla Chiesa Cattolica un’eredità fatta di aperture e cambiamenti, in cui era forte il desiderio di stare vicino alla gente, tanto da decidere di vivere nella residenza di Santa Marta e di spostarsi su una semplice utilitaria o, addirittura, a piedi. Tanti sono stati i momenti significativi nel corso del suo pontificato e gli argomenti ai quali il Santo Padre ha rivolto la sua attenzione, dando vita a importanti rotture con il passato. Dall’attenzione rivolta alla crisi migratoria, con il suo primo viaggio apostolico a Lampedusa per commemorare le vittime del Mediterraneo, fino alle tematiche ambientali con l’enciclica “Laudato sì” ma anche l’interesse per la globalità, con attenzioni rivolte ai confini del mondo e l’apertura alle diverse fedi religiose, in particolar modo quelle orientali. Il pontificato di Francesco si è fin da subito contraddistinto per la sua inclusività, portando cambiamento non inosservato nel mondo cattolico e non solo.
Il rapporto con Monsignor Ubaldo Calabresi e le visite a Sezze
Una vita dedicata alla preghiera e al culto religioso quella di Papa Francesco, il cui cammino prende il via all’età di 17 anni. Nel suo lungo percorso ecclesiastico, non possono passare inosservati i contatti con il territorio pontino, in particolar modo proprio con il Comune di Sezze tramite la figura di Monsignor Ubaldo Calabresi, arcivescovo setino al quale Bergoglio era particolarmente legato. Calabresi è stato infatti coconsacrante di Bergoglio quando era vescovo di Buenos Aires nel 1998 e suo sostenitore nella nomina di coadiutore, una tappa fondamentale per la creazione cardinalizia del 2001. «Mons. Calabresi ha fatto molto bene per la mia vita sacerdotale. Per questo non lo dimentico e, quotidianamente, gli chiedo che mi aiuti dal cielo» ha dichiarato in passato. La figura di Calabresi è stata ricordata nella biografia “Spera”, nel quale Papa Franceso ricorda le visite a Sezze a casa di Lalla, sorella di Ubaldo, per gustare le prelibatezze setine. A tal proposito anche il primo cittadino di Sezze, Lidano Lucidi, ha voluto dare l’ultimo saluto al Santo Padre: “In un momento così complicato il mondo perde una guida di altissimo profilo. Buon viaggio, Papa Francesco“.
Monsignor Mariano Crociata: “12 anni di straordinario rinnovamento della Chiesa”
Sulla scomparsa del Santo Padre è intervenuto anche Monsignor Mariano Crociata, vescovo della Diocesi di Latina, Sezze, Terracina Priverno: «Per quanto fosse malato da qualche tempo, abbiamo appreso con sorpresa la notizia della morte di Papa Francesco, perché sembrava proprio essere in via di ripresa. Accogliamo con dolore questa notizia e preghiamo per lui. Abbiamo cominciato a farlo oggi, abbiamo invitato le nostre comunità, i nostri fedeli a farlo.
Non è il momento di bilanci, anche se subito dobbiamo dire che guardato nell’insieme, l’opera di questi anni, di questi 12 anni, è un’opera straordinaria di rinnovamento della Chiesa e di annuncio del Vangelo nel mondo di oggi, di dialogo con tutti, di promozione e di ricerca della pace, soprattutto in questi ultimi anni di guerra e di attenzione e vicinanza ai poveri e di cura nei confronti dell’ambiente.
Penso che abbiamo molto su cui riflettere e molto su cui ancora lavorare perché i compiti che ci ha indicato conservano un valore che va al di là delle circostanze in cui sono stati manifestati e sono i compiti della Chiesa di oggi. Preghiamo per lui, preghiamo per la Chiesa, rinnoviamo il nostro impegno in questa fase nuova che ci attende».


