Un caso di frode informatica ai danni di un’utente è stato affrontato dall’Associazione dei Consumatori CODACONS LATINA, rappresentata dall’Avv. Antonio Formiconi. La vicenda ha avuto inizio il 19 giugno 2024, quando la vittima ha ricevuto una telefonata apparentemente proveniente dal servizio clienti di un istituto di credito. Durante la chiamata, le veniva segnalata un’esposizione a operazioni fraudolente e le veniva chiesto di condividere un’operazione bancaria per risolvere il problema.
Poco dopo, la donna ha assistito all’uscita di somme di denaro attraverso bonifici non autorizzati. Successivamente, è stata nuovamente contattata e ha subito ulteriori prelievi, per un totale di 14.900 euro, finiti nelle mani di un ignoto operatore.
Resasi conto della truffa, l’utente ha immediatamente presentato una denuncia-querela per frode informatica e ha avviato un’azione civile con diffida e messa in mora dell’istituto di credito, che ha risposto negativamente. Successivamente, ha depositato un’istanza di mediazione obbligatoria per il recupero delle somme sottratte e il risarcimento dei danni, quantificati in 5.000 euro.
Inizialmente, la banca non ha aderito alla mediazione senza fornire giustificazioni, determinando l’esito negativo dell’incontro. Tuttavia, in un secondo momento, ha contattato la cliente per proporre una soluzione conciliativa. L’utente ha accettato l’accordo, riuscendo a recuperare la maggior parte delle somme sottratte fraudolentemente.
L’Avv. Formiconi ha sottolineato l’importanza della tutela dei consumatori e della tempestività nelle azioni legali per contrastare le frodi informatiche, invitando chiunque si trovi in situazioni analoghe a rivolgersi ad associazioni di difesa dei diritti dei cittadini.