Il Consiglio comunale di Artena ha espresso un chiaro no all’ampliamento dello stabilimento Fassa, al termine di una seduta particolarmente accesa e seguita con grande attenzione da numerosi cittadini. L’ultimo punto all’ordine del giorno ha infatti animato un vivace dibattito tra maggioranza e opposizione, portando infine a un voto unanime contrario al progetto.
Durante la discussione, la consigliera Tamara Latini ha criticato l’amministrazione comunale per il ritardo con cui è stata presa una posizione sull’ampliamento. Anche Domenico Pecorari ha manifestato forti perplessità riguardo alle azioni intraprese dalla giunta guidata dalla sindaca Silvia Carocci.
A difendere la posizione dell’amministrazione è intervenuta la vice sindaca Livia Latini, citando il parere dell’Arpa(Agenzia regionale per la protezione ambientale), secondo cui il nuovo impianto avrebbe comportato un significativo incremento degli inquinanti già presenti. Una preoccupazione condivisa anche dalla consigliera Attilia Donnini, che ha sottolineato i rischi ambientali e sanitari legati al progetto.
Nonostante il confronto serrato, al momento della votazione il Consiglio ha espresso in modo compatto il proprio no all’ampliamento dello stabilimento Fassa.
A margine della seduta, la sindaca Silvia Carocci ha ribadito la posizione dell’amministrazione:
«Il Consiglio comunale di Artena si è espresso con determinazione contro l’ampliamento. In questi mesi abbiamo ascoltato tutti: ambientalisti, lavoratori e cittadini. Il Comune di Artena è sempre stato aperto al confronto, perché è così che deve essere. Ma ascoltare non significa non prendere una posizione. La vera domanda è: quale territorio vogliamo consegnare ai nostri figli? Non siamo contro lo sviluppo, ma i luoghi appartengono a chi li vive e li respira. Non possiamo permettere che decisioni cruciali vengano prese senza un coinvolgimento attivo della comunità.»
La prima cittadina ha inoltre sottolineato che il Consiglio ha ribadito la propria contrarietà anche all’impianto di biometano del Colubro, riaffermando la necessità di una visione politica chiara per il futuro del territorio.


