Dopo due mesi e mezzo di lotta tra la vita e la morte, Marco Fausto Giuseppe Ialleni, il meccanico di 62 anni investito lo scorso 15 novembre in via Cavour, è deceduto nella mattinata di ieri presso l’ospedale Santa Maria Goretti. L’uomo era stato travolto da un’automobile mentre attraversava la strada, riportando gravi lesioni che si sono rivelate fatali.
L’incidente, avvenuto nelle prime ore del mattino, aveva subito destato scalpore per la dinamica e la gravità delle condizioni della vittima. Ialleni si stava recando al lavoro a piedi, accompagnato dal suo fedele cane, quando è stato investito da una Nissan Micra guidata una donna ucraina di 50 anni. Il cane, miracolosamente scampato all’impatto, era poi fuggito raggiungendo autonomamente l’officina del suo padrone in piazzale Carturan.
Le indagini della Polizia Locale hanno accertato sin da subito la responsabilità della conducente, che si trovava alla guida in evidente stato di alterazione. Gli esami tossicologici hanno confermato un tasso alcolemico pari a 2,5 grammi per litro, ben cinque volte oltre il limite consentito dalla legge. Nonostante fossero solo le 8 del mattino, la donna era praticamente ubriaca e non si era resa conto della presenza del pedone sulle strisce pedonali.
L’impatto è stato violentissimo: Ialleni ha riportato un grave trauma cranico ed è stato immediatamente ricoverato in terapia intensiva. Dopo settimane di cure e tentativi disperati da parte dei medici, il suo quadro clinico non è mai migliorato fino al tragico epilogo di ieri.
Con il decesso della vittima, l’inchiesta condotta dalla Procura subisce un aggravamento: inizialmente accusata di lesioni stradali gravi, la cinquantenne ucraina ora dovrà rispondere di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.


