Una giornata storta può capitare. Ma una vita storta è da evitare. Parole semplici, forse anche troppo, ma emblematiche della triste realtà che da diversi mesi a questa parte stanno vivendo i pendolari delle linee ferroviarie con i più classici dei disagi divenuti ormai all’ordine del giorno.
E a tal proposito, ad essere finiti sul banco degli imputati del pendolarismo, per Sinistra Italiana, sono: i non interventi della coppia Meloni-Salvini e l’indifferenza della giunta regionale. Ma è proprio dalla voglia di denunciare i disservizi e sostenere le molteplici rivendicazioni che nasce “Sveglia Salvini”, la campagna di controinformazione firmata Sinistra Italiana. Campagna che nell’odierna mattinata si è concretizzata in quel di Aprilia dove, nella simbolica stazione ferroviaria, è andata in scena l’intervista sulla tratta FL8 con Rosalba Rizzuto, portavoce del Comitato FR Ottava Carrozza.
DISSERVIZI
Quali sono nella tratta FL8 i disservizi permanenti per i quali non ci sono ancora soluzioni?
«Parliamo di una tratta altamente frequentata. – afferma Rosalba Rizzuto – Abbiamo un problema strutturale che è quello del binario unico. Con il Comitato abbiamo lottato tanto dall’inizio, ottenendo il raddoppio della linea da Campoleone ad Aprilia (spostando metaforicamente “l’imbuto a valle”). La criticità è ovviamente la cadenza oraria. Questione da risolvere è quella del binario unico che porta ad avere treni diradati. Tra gli altri disservizi ci sono anche: quelli relativi alle navette dei notturni, sostitutivi delle tratte in quella fascia oraria; la chiusura di tutte biglietterie; i servizi igienici; l’eliminazione del personale di terra; le barriere architettoniche che ostacolano i disabili e, infine, i passaggi a livello regolarmente tallonati da mezzi pesanti».
RICADUTE SOCIOECONOMICHE
Cosa è accaduto ad Aprilia da quando ci sono questi disservizi? In termini di ricadute sociali, ambientali, economiche.
«I pendolari, esausti delle continue problematiche, si sono riversati sulle già ampiamente trafficate strade come Pontina e Nettunense. La responsabilità è una questione antica con i politici che non ragionano come se la loro vita dipendesse da un mezzo». Risponde così la portavoce del Comitato FR Ottava Carrozza.
Quesito interessante dal quale sono scaturiti interventi anche di diversi presenti. Tra i testimoni del pendolarismo l’ex deputato M5S Marco Bella: «Chi prende il treno fa qualcosa di utile per la società. Toglie una macchina in direzione Roma. L’incidente del chiodo (che può capitare) dimostra l’affidabilità del servizio. Il sequestro di persona in treno è una scena paurosa. E a farne le spese, purtroppo, sono anche le persone più fragili».
Antonio Di Lisa, della segreteria regionale di Sinistra Italiana, ribadisce la voglia di cambiamento e la rapporta all’attualità: «Non c’è stata l’intenzione di cambiare rotta. Da tempo si promuove lo sviluppo della FL7 come fosse un treno metropolitano, con cadenza ogni quarto d’ora. Bisogna cambiare approccio, evitando di preferire di investire su strada. Bisogna invertire la tendenza».
A chiudere il giro di interventi ci pensa Davide Casari, neosegretario del circolo di Aprilia, che racconta a 360 gradi la realtà locale: «Aprilia ahimè è una città caduta nella retorica della filiera di governo di destra. Aprilia è la quarta città del Lazio e dispone di tre stazioni strategiche. Hanno deciso che la città non abbia bisogno di servizi e hanno deciso di voler trasformare Aprilia nella pattumiera del Lazio e non in un volano economico, sociale e culturale».
RESPONSABILITÀ E FUTURO
Dove esistono le responsabilità politiche e gestionali? Cosa aspettarsi nel futuro prossimo?
La portavoce del Comitato FR Ottava Carrozza, esordisce ricordando la campagna elettorale di Zingaretti quando personalmente le disse «Faremo la cura del ferro». Cura, evidentemente, trasformatasi in malattia tanto che si è intrapresa una rotta inversa e nelle parole di Rosalba Rizzuto: «Qui ci sono cure delle strade. La regione penalizza e continua a penalizzare Aprilia. Il peggioramento è dovuto allo squalificante incontro tra la richiesta territorio e l’offerta data. Si pensi, ad esempio, al servizio Cotral che non è presente la domenica e nei festivi. Ci sono stati dei tavoli con i direttori Trenitalia, ma il vero problema è RFI con il suo protocollo. Il dispiacere è per tutti quegli studenti perdono e hanno perso giorni di studio e a tutti quegli adulti che perdono e hanno perso giorni di lavoro».



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