Un violento incendio ha devastato tre baracche nel campo nomadi di Castel Romano, situato al chilometro 24+400 della Via Pontina, nella zona sud di Roma, non lontano dal comune di Pomezia. Le fiamme hanno completamente distrutto i moduli abitativi coinvolti, lasciando dietro di sé un bilancio di quattro feriti, di cui uno in condizioni gravi.
L’allarme è stato lanciato nella giornata di ieri, quando la Sala Operativa dei vigili del fuoco ha ricevuto la segnalazione e ha immediatamente inviato sul posto le squadre di soccorso. Le unità AB22, AB11, 22A e TA6 sono giunte rapidamente sul luogo, riuscendo a contenere le fiamme e a evitare ulteriori danni.
Al momento dell’incendio, all’interno delle baracche si trovavano quattro persone. Tre di esse hanno riportato lievi ustioni e sono state medicate sul posto, mentre una quarta persona, più gravemente ferita, è stata trasportata in codice giallo all’ospedale Santa Anna di Pomezia. Le sue condizioni, pur serie, non sembrano al momento essere in pericolo di vita.
Il campo nomadi di Castel Romano, in una fase avanzata di chiusura nell’ambito del piano di riorganizzazione degli insediamenti nomadi della capitale, è stato teatro di una tragedia che ha lasciato senza casa alcune famiglie. I moduli distrutti dall’incendio fungevano da abitazioni per i residenti, e tutto ciò che contenevano è andato perduto.
Le autorità stanno indagando per chiarire le cause del rogo. Le prime ipotesi puntano a un possibile incidente, forse causato da un guasto tecnico o da una disattenzione. Tuttavia, non si esclude nessuna pista, inclusa quella di un atto doloso. Le verifiche proseguiranno nelle prossime ore per determinare con esattezza l’origine dell’incendio.
Un dramma che riaccende l’attenzione sulla sicurezza nei campi nomadi e sulle condizioni di vita di chi vi risiede, in un contesto di progressiva dismissione e trasformazione di questi insediamenti nella capitale.



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