Una vasta operazione della Polizia di Stato ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di armi e munizioni custodite illegalmente all’interno di un’abitazione privata. A finire in manette S.E., 56 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati specifici e destinatario di un provvedimento del Questore che gli vietava tassativamente il possesso di armi.
L’indagine, frutto della collaborazione tra le squadre di polizia giudiziaria dei commissariati di Anzio-Nettuno e Spinaceto, ha permesso di individuare il nascondiglio delle armi in una casa ad Aprilia. Gli investigatori, attraverso approfonditi accertamenti, hanno scoperto che l’uomo custodiva un vero e proprio arsenale, nonostante il divieto imposto.
Durante la perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto due casseforti nascoste in uno sgabuzzino. All’interno di una di queste sono state trovate:
- Una pistola Beretta, risultata rubata due anni fa, con quattro caricatori;
- Una pistola HS-9 calibro 9×21 con 16 colpi;
- Una pistola artigianale calibro 22, camuffata da penna;
- Due pistole lanciarazzi, classificate come armi comuni da sparo;
- Ben 860 proiettili di vari calibri.

S.E. è stato immediatamente arrestato con l’accusa di detenzione illegale di armi artigianali, armi comuni da sparo, munizionamento e per il reato di ricettazione, legato alla pistola rubata.
Nelle scorse ore si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto davanti al giudice Laura Morselli. Su richiesta del PM Antonio Sgarrella, è stata confermata la misura cautelare in carcere.
La scoperta di un arsenale così vasto ha acceso i riflettori sull’origine delle armi e delle munizioni sequestrate. Gli investigatori sono ora al lavoro per ricostruire la filiera della loro provenienza e accertare eventuali collegamenti con attività criminali o traffici illeciti.
Il sequestro rappresenta un successo significativo per il contrasto al possesso illegale di armi e testimonia l’importanza di un’azione investigativa coordinata ed efficace.



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