La Polizia di Stato di Latina, nella serata di ieri, ha tratto in arresto un cittadino italiano, originario di Fondi, responsabile di lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale. Tutto è iniziato con una telefonata da parte di un familiare dell’arrestato al numero unico di emergenza 112 NUE, con la quale veniva allertata la pattuglia del Commissariato di Fondi per una lite familiare in atto. Giunti sul posto i poliziotti vi hanno trovato il richiedente, che con vistosa perdita ematica dal naso, ha raccontato di aver subito un’aggressione con un pugno da parte dell’uomo, un giovane classe 1994, familiare dello stesso in quanto fidanzato della figlia della sua compagna.
La vittima si trovava in casa unitamente alla sua compagna ed a seguito di una discussione sarebbe stato colpito al volto dal ragazzo. Mentre gli operatori erano intenti ad accertare quanto accaduto, il ragazzo si è ripresentato alla porta dell’abitazione e seccato dalla presenza degli operatori ha iniziato nuovamente ad inveire nei confronti dell’uomo, tentando di colpirlo.
I poliziotti si sono immediatamente frapposti e con non poca fatica hanno tentato di riportare l’uomo alla calma ma questi si è scagliato anche contro di loro, tanto da rendere necessario l’utilizzo delle manette di sicurezza per fermarlo. Condotto all’interno dell’auto di servizio, anche qui l’uomo ha continuato a dare in escandescenza, scagliandosi contro il vetro divisorio il plexiglass. L’uomo, portato presso gli uffici del Commissariato è stato dichiarato in arresto per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e su disposizione del PM di turno è stato condotto presso camere di sicurezza del Commissariato di Terracina in attesa del rito per direttissima che si è tenuto questa mattina.
Convalidato l’arresto, l’uomo è stato rimesso in libertà ed in seguito alla denuncia presentata dalle vittime, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria anche per il reato di maltrattamenti. Gli agenti intervenuti, in seguito ai colpi ricevuti, sono stati accompagnati in ospedale, dove gli è stata riconosciuta una prognosi di 10 giorni per le lesioni subite. Si ricorda che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, vige pertanto la presunzione di innocenza dell’indagato.