Quando si parla di “Resistenza e Liberazione” il pensiero corre all’aprile del 1945, alle lotte partigiane attorno alla “Linea Gotica”, ma c’è stata un’altra Liberazione e un’altra Resistenza. A raccontarla ci penserà l’evento di presentazione del volume di Emilio Drudi “La scelta giusta” che si terrà sabato 12 ottobre all’auditorium a comunale di Bassiano.
C’è stata infatti un’altra Liberazione e un’altra Resistenza. La prima è la Liberazione avvenuta circa un anno prima nel Lazio Meridionale, nella Pianura Pontina, nei comuni dei Lepini e che ha preso le mosse dallo sbarco d’Anzio del gennaio 1944 e che si è protratto fino alla fine del maggio dello stesso anno. L’altra Resistenza, invece, è quella che dall’8 settembre 1943 al Maggio 1945 si è verificata nel nostro territorio. Dopo l’8 settembre e fino alla loro ritirata al nord le truppe naziste hanno occupato, insieme ai fedeli della Repubblica Sociale di Salò, la Provincia di Latina, i comuni Lepini, Roma. C’è stata una “Resistenza Organizzata” e c’è stata un’altra “resistenza” quella fatta da gente comune che in quei mesi “scelsero da che parte stare”. Nel suo volume Druddi lo racconta attraverso quattro “storie minime eppure grandi”, dopo aver raccolto personalmente le testimonianze delle persone che le hanno vissute.
Riccardo Nardi; “Un Granatiere alla difesa di Roma”: nato a Carpineto Romano il 25 marzo 1924. Si è trasferito a Latina all’inizio degli anni 1950, dopo un breve soggiorno a Norma, per lavorare come trattorista nei poderi dell’Agro Pontino. Chiamato alla leva militare, dopo l’8 settembre si schiera, insieme a tanti altri soldati dell’esercito italiano e carabinieri, contro le truppe di occupazione nazista.
Mariano Mancini; “Il prigioniero I-84374”: viene catturato dai nazisti e trasportato in Germania dove trascorre due anni in un campo di concentramento e ne racconta tutti gli orrori.
Quirino Masella; “Partigiano senz’armi”: Lui si occupava di legname, gestiva insieme alla famiglia una ditta che tagliava boschi e commerciava legname. Dopo l’8 settembre si trova, invece, sulla Semprevisa, tra Bassiano e Sezze a supportare la resistenza, ad agire per tutelare la popolazione contro le truppe di occupazione.
Gentilina Carlesimo; “La vivandiera degli ebrei nascosti”: Gentilina, alla fine del 1943, era una ragazzina appena undicenne. Insieme alla famiglia contribuisce a nascondere, nella valle di Suso, alcune famiglie ebree di Sezze per non farle cadere nei rastrellamenti tedeschi.
Quattro storie “minime” che pure hanno contribuito a costruire la nuova Italia, quella nata dalla Costituzione del 1948. A moderare l’evento ci sarà Antonio Scarsella. Oltre all’autore saranno presenti anche di Massimo Porcelli, Orazio Mercuri, Isabella Massa, Loredana Furlanetto, Alessandra Corvi, Enzo Mercuri, Nicola Roccia, Maria Supino, Argentina Verrengia. Presente a nome dell’amministrazione comunale il consigliere comunale Paolo Calandrini per i saluti istituzionali.