“Abbiamo inviato una lettera formale al Sindaco, Giunta e ai Sindacati (CGIL, CISL, UIL), sollecitando chiarimenti urgenti riguardo alla situazione dei dipendenti con contratto a tempo determinato presso l’Azienda Speciale. Dopo un’attenta analisi dei documenti ottenuti tramite accesso agli atti, è emersa la prossimità della scadenza di numerosi contratti”. Dichiara così in un comunicato il Capogruppo del Partito Democratico di Terracina, Pierpaolo Chiumera.
“In aggiunta, considerando la nota del Presidente del Consiglio di Amministrazione di luglio 2023 e la sentenza n. 97/2024 della Corte dei Conti d’Appello, riscontriamo una preoccupante immobilità nell’attuazione della ristrutturazione aziendale e nelle azioni preventive necessarie per evitare ulteriori disfunzioni dell’Ente strumentale. Tali ritardi sono ulteriormente evidenziati dalla violazione dell’art. 35 dello Statuto dell’Azienda, dovuta alla mancata approvazione del bilancio consuntivo 2023 nei termini previsti, che ad oggi risulta ancora non approvato. Per prevenire ulteriori perdite di esercizio dell’Ente strumentale e, di conseguenza, dell’Ente Comunale, il Gruppo PD ha chiesto agli organi competenti, in particolare al Consiglio di Amministrazione dell’Azienda e al Dirigente del Dipartimento II, di chiarire quali azioni siano state intraprese per garantire il miglior funzionamento dell’Azienda Speciale e la massima tutela dei suoi lavoratori, nonché dell’Amministrazione comunale”. Afferma così nel comunicato il Capogruppo del Partito Democratico di Terracina.
“Infine abbiamo fatto appello al Sindaco e presidente del Consiglio Comunale affinché si facciano carico di convocare un’urgente audizione in Consiglio Comunale del Presidente del Consiglio di Amministrazione per discutere l’andamento e i risultati dell’Azienda, nonché la gestione della situazione contrattuale dei dipendenti. Il Gruppo PD rimane in attesa di una risposta tempestiva e di azioni concrete che possano assicurare la stabilità e l’efficienza dell’Azienda Speciale e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori”. Conclude così nel comunicato Pierpaolo Chiumera.
