In vista delle imminenti elezioni del 8 e 9 giugno per il rinnovo del Parlamento Europeo, Uncem Lazio, sotto la presidenza di Achille Bellucci, esorta i candidati del Lazio a dare priorità alle questioni chiave che riguardano le regioni montane d’Europa. Riconoscendo l’importanza vitale delle montagne, che costituiscono il 30% del territorio dell’Unione Europea e ospitano circa 30 milioni di persone, Uncem Lazio sottolinea la necessità di un approccio specifico che valorizzi il loro patrimonio unico e affronti i loro problemi comuni, in particolare sulle questioni economiche, sociali, culturali e ambientali.
Questi includono la conservazione della biodiversità, lo sviluppo economico sostenibile e la tutela delle tradizioni culturali: è fondamentale che le politiche adottate si basino sui principi di equità e sostenibilità, coinvolgendo attivamente le comunità locali nel processo decisionale e promuovendo la cooperazione interregionale e transfrontaliera. In conclusione, Uncem Lazio ritiene che la Carta sulle regioni montane europee proposta dal Comitato delle Regioni offra una solida base per una politica montana efficace che integri sviluppo e tutela ambientale. Il Presidente Achille Bellucci invita pertanto i candidati a sostenere e promuovere l’adesione a tali principi.
In particolare, Uncem Lazio sottolinea in un comunicato alcuni punti chiave che dovrebbero essere richiamati nei programmi elettorali e soprattutto ispirare l’azione concreta nel Parlamento Europeo degli eletti: “Autonomia, intesa come responsabilità civile ed amministrativa, solidarietà e cooperazione nelle forme sovracomunali possibili di collaborazione e pianificazione, uscendo da un inutile municipalismo; da ciò l’impulso programmatico ad una riorganizzazione internazionale degli enti locali soprattutto sui temi della finanza locale finalizzata a garantirne un’ autonomia sostanziale; Progettualità, temi come ambiente, agricoltura ed enogastronomia, allevamento, forestazione, ricettività qualificata, declinati sulle nostre specificità montane, devono diventare i contenuti del binomio economia-comunità e finalizzati ad un controesodo dedicato soprattutto alle nuove generazioni; Partecipazione, le comunità delle zone montane europee debbono essere connesse in sinergia e contaminazione delle buone pratiche possibili, e trovare una comune rappresentanza politica, che elabori ed attui comuni strategie, rafforzando la coesione territoriale, pilastro essenziale della politica UE, e finalmente le difenda e valorizzi in modo adeguato nella UE”.
Tra gli altri punti chiave sottolineati da Uncem Lazio in un comunicato: “Energia, la montagna è un contenitore ricchissimo di risorse endogene: acqua, legno, aria e clima; essa è dentro l’elaborazione del PNRR che riguarda la transizione energetica nella sostenibilità ambientale e nella prossimità territoriale, ed abbisogna di coordinamento e sostegno finanziario significativo e specifico; Sussidiarietà, principio fondamentale del decentramento europeo che pone la PA il più vicino possibile alle rappresentanze dei cittadini, la sussidiarietà va declinata garantendo istituzioni montane ispirate ad un sistema europeo di interazione rafforzato ed ispirato a principi comunitari comuni, e mirato a risolvere le problematiche relative all’organizzazione scolastica, sanitaria e della mobilità”.
Il comunicato di Uncem Lazio si conclude con il Lazio in Europa. ” “I monti del Lazio così pieni di futuro” è lo slogan che Uncem Lazio ha coniato nell’affrontare in convegni e conferenze le varie problematiche montane, indica una prospettiva che è una delle poche percorribili verso lo sviluppo ed il progresso delle aree interne e montane. La politica locale e nazionale stenta a comprenderne l’importanza distratta da interventi che abbiano un riscontro immediato. Abbiamo bisogno invece di una concezione programmatica e progettuale che punti almeno sul medio periodo, ed un input autorevole e credibile può venire solo dall’Europa e dalle sue istituzioni: a cominciare dal Comitato delle Regioni con i suoi autorevoli pareri, e soprattutto dalle risoluzioni e dalle iniziative del Parlamento Europeo. Questo è il compito che ogni Candidato dovrebbe assumersi, e questo auspichiamo con fiducia e speranza avvenga per tutti gli eletti “.
